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Perché fa bene bere vino durante i pasti

Fa bene bere vino durante i pasti

Si diffondono spesso notizie contrastanti circa i pregi e i difetti del bere vino. Ogni tanto spunta qualche articolo, nella maggior parte dei casi privo di fondamenti scientifici, che dice che anche poco vino può danneggiare il fegato, altre volte, invece, per favorire gli interessi economici dei grandi produttori, vengono diffuse notizie di tutt’altro tenore che esaltano gli effetti positivi del vino sulla salute.

Ma insomma, bere vino, e soprattutto berlo durante i pasti, fa bene o fa male? La risposta è che il vino bevuto in piccole dosi fa bene. Durante i pasti aiuta a stimolare la secrezione dei succhi gastrici e in particolare fa bene il resveratrolo (che è contenuto nel vino rosso), una sostanza antiossidante cardioprotettiva che attiva le sirtuine, ossia le proteine che aiutano il cuore a mantenersi più giovane. Questa funzione è svolta anche dall’idrossitirosolo, una sostanza presente soprattutto nel vino bianco.

Uno studio della Connecticut University ha infatti dimostrato che il vino bianco impedisce l’apoptosi cellulare, che sarebbe il suicidio programmato delle cellule cardiache negli individui cardiopatici. Invece uno studio italiano ha messo in evidenza come estratti di vino rosso allunghino la vita di alcuni pesci rossi del 20%.

 

Il vino e il paradosso francese

Sulla base della presenza nel vino rosso del resveratrolo, i francesi hanno provato a spiegare quello che viene definito come “il paradosso francese”. I transalpini, infatti, consumano molti cibi grassi, dal formaggio alla carne rossa, dai salumi al foie gras, eppure si ammalano il 50% in meno di patologie cardiovascolari rispetto agli americani che non mangiano grassi di questo tipo.

Ebbene, secondo i francesi, il motivo per cui hanno il cuore più forte è perché bevono più vino rosso durante i pasti. In realtà questa teoria non ha fondamenta scientifiche.

Piuttosto occorre considerare altri dati: il burro e il lardo che mangiano i francesi sono grassi che l’organismo umano metabolizza senza troppe difficoltà, mentre gli americani mangiano molto cibo spazzatura (dalle ciambelle agli hamburger e molta frittura) che, invece, contengono grassi come le margarine idrogenate che l’organismo umano non è capace di metabolizzare e che dunque si vanno a depositare nelle coronarie.

In realtà, per avere una quantità di resveratrolo in grado di proteggere il cuore dagli effetti negativi dei grassi bisognerebbe berne cinque litri al giorno (che però farebbero certamente male al fegato). Tra l’altro questa sostanza è contenuta anche in altri alimenti: per esempio la qualità presente in un litro di vino è la stessa che troviamo in una manciata (una decina) di noccioline.

Riassumendo: bere vino durante i pasti fa bene, purché sia in piccole dosi, inoltre anche il vino bianco ha numerosi effetti positivi, nonostante spesso si tenda a elogiare soprattutto quello rosso.

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