Fava | Glossario dell’Artigianato
- Redazione Artigiano in Fiera
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Fava:
la fava (nome scientifico Vicia Faba) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle leguminose i cui frutti sono dei baccelli verdi oblunghi ricoperti da una sottile buccia. Le fave si possono mangiare fresche in primavera e secche (essiccate) tutto l’anno. Le proprietà delle fave benefiche per l’organismo non sono poche, il legume ha però una importante controindicazione di cui bisogna tenere conto.
Le fave contengono buone percentuali di nutrienti e sono povere di grassi, per cui sono indicate nelle diete ipocaloriche. Legume originario dei paesi asiatici, la coltivazione e l’uso alimentare delle fave erano diffusi già presso gli antichi egizi, greci e romani. L’Italia è oggi uno dei maggiori paesi produttori di fave a livello mondiale insieme a Germania e Cina.
Caratteristiche e usi in cucina delle fave
Le fave vengono seminate tra gennaio e i primi di marzo per essere raccolte appena prima della maturazione, in genere tra fine marzo e aprile. Legume molto versatile in cucina, le fave vengono consumate “da sole” o come condimento di primi e secondi piatti. Quelle fresche possono essere gustate sia crude sia cotte, nel primo caso tutte le proprietà nutritive delle fave restano integre non essendo i legumi intaccati dalla alte temperature della cottura. Per consumare le fave crude si toglie dal baccello la pellicola che lo racchiude e si estrae il tegumento.
Crude le fave accompagnano salumi e insaccati tipo prosciutto, pancetta e salsiccia, ma anche formaggi: tipico l’abbinamento con il pecorino. Sempre crude, le fave vengono mangiate anche a fine pasto o come aperitivo. Cotte si prestano a essere ridotte a purea, a condire la pasta, a fare da contorno per secondi piatti, specie di carne, o a fare da ingrediente per minestre, minestroni e zuppe. Prima di conoscere in dettaglio le proprietà delle fave vediamone i valori nutrizionali.
Principi nutrizionali delle fave
Le fave sono composte per larghissima parte di acqua (80-85%). In 100 grammi di prodotto sono presenti qualcosa come 70 kcal, il 5% di proteine, meno dello 0,5% di grassi e ancora carboidrati, fibre, minerali, vitamine, specie C ma anche A, B ed E. Tra i minerali contenuti soprattutto fosforo, ferro, zinco, poi calcio, magnesio, potassio, selenio e sodio. Le fave contengono anche acidi grassi polinsaturi (i cosidetti grassi buoni) Omega 3 e Omega 6.
Proprietà delle fave
Per le caratteristiche appena descritte le fave soprattutto fresche, di stagione, sono diuretiche e ipocaloriche (71 Kcal ogni 100 grammi), quelle secche sono decisamente più caloriche (oltre 300 Kcal ogni 100 grammi). Acqua, minerali e fibre sono validi alleati sia della diuresi (con conseguente eliminazioni di tossine e scorie) sia dell’attività intestinale. Tra le proprietà delle fave dunque anche quella di combattere la ritenzione idrica. Le fibre, in combinazione con l’alto contenuto di acqua oltre che depurative sono di aiuto per ridurre il tasso di colesterolo cattivo dal sangue (LDL) a tutto beneficio della salute del cuore.
La vitamina C poi rafforza il sistema immunitario e permette di assorbire il ferro contenuto nel legume. Con le fave si possono fare decotti diuretici: con 10 grammi di fiori secchi di fava e 250 cl di acqua oppure con 50 grammi di baccelli in 500 cl d’acqua. Tra i minerali contenuti nelle fave il ferro combatte l’anemia e serve a trasportare l’ossigeno nell’organismo, mentre lo zinco è importante per lo sviluppo ormonale.
Che cos’è il favismo
La controindicazione legata alle fave è una patologia chiamata favismo che dipende dal deficit, dall’assenza, dell’enzima G6PD (che provoca stress ossidativo dei globuli rossi). Chi ne soffre e consuma fave può andare incontro a conseguenze più o meno gravi – perché non vengono neutralizzate delle sostanze nocive presenti nel legume – fino all’anemia emolitica.
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