Albero di Natale | Glossario dell’artigianato
- Redazione Artigiano in Fiera
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Albero di Natale:
L’Albero di Natale è una tradizione natalizia ormai diffusa in gran parte del mondo, ma le sue origini sono incerte. Infatti l’usanza di decorare degli alberi nel periodo di dicembre risale a molto prima dei festeggiamenti per il Natale cristiano, perché era un modo attraverso cui i pagani celebravano il solstizio d’inverno, ma anche gli antichi Romani usavano i pini per decorare la casa nel periodo delle Calende di gennaio.
Questa usanza ci ha messo un po’ a penetrare anche nel mondo cristiano e soprattutto in quello cattolico, che a lungo ha preferito il presepe come simbolo del Natale. I tipi di alberi usati sono abeti, pini e altre conifere sempreverdi.
Nelle sacre scritture sono presenti molti alberi, il più celebre è certamente l’Albero della Vita che si trova al centro dell’Eden, il Paradiso terrestre di cui si parla nella Genesi. Proprio a esso sarebbe collegato anche l’Albero di Natale, simbolo dunque della vita che si rinnova e della figura salvifica di Gesù Cristo. Ma sarebbe collegato anche alla sua morte, visto che secondo alcune leggende la croce su cui Gesù morì sarebbe stata fatta con il legno dell’Albero della Vita. Ora l’abete natalizio rappresenta l’immortalità di Gesù.
I cristiani che per primi hanno adottato la tradizione dell’Albero di Natale sono quelli dell’Europa centrale di lingua tedesca, anche perché in quelle zone l’abete era considerato un albero sacro anche in epoca pagana, in particolare era collegato alla figura di Odino. La Chiesa cattolica, invece, ha a ungo preferito l’agrifoglio come simbolo del Natale, perché con le sue bacche rosse e le sue spine ricorda la corona che indossava Gesù durante la passione e il sangue che scorreva sulla sua fronte.
Dal Medioevo in poi l’usanza dell’Albero di Natale ha cominciato a prendere piede nel mondo cattolico, ma la vera e propria consacrazione la si può rintracciare in epoca molto recente, cioè durante il pontificato di Giovanni Paolo II, il Papa polacco che ha inaugurato una tradizione in Vaticano che prosegue tutt’oggi: quella di addobbare un grande Albero di Natale in Piazza San Pietro, a Roma. Si tratta solitamente di un albero di oltre 20 metri di altezza che viene donato da una regione italiana (di recente per esempio dal Molise, dalla Calabria e dal Trentino).
Quando addobbare l’Albero di Natale
Negli ultimi anni il consumismo sfrenato e la globalizzazione ci portano a cominciare gli addobbi natalizi già dalla fine del mese di ottobre e solitamente già a novembre tutte le attività commerciali sono vestite a festa. Tuttavia secondo la tradizione esistono delle date ben precise per addobbare l’Albero di Natale. Per esempio a Bari si aspetta il 6 dicembre, il giorno di San Nicola, patrono del capoluogo pugliese e la cui figura, tra l’altro, è collegata a quella di Babbo Natale. A Milano, invece, la data è il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, mentre in gran parte del resto d’Italia si attende l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione. In passato la data preferita per allestire l’Albero di Natale era il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia. Negli Stati Uniti c’è molta libertà: da chi lo addobba già per il Ringraziamento, a novembre, a chi lo fa addirittura il giorno della vigilia di Natale. Per quanto riguarda il giorno in cui l’Albero viene dismesso c’è meno varietà: la data preferita è il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, o al massimo il giorno successivo.
Negli ultimi anni si è diffusa sempre di più l’abitudine di non usare veri alberi da addobbare, ma alberi artificiali che sono più ecologici e anche economici, visto che si posso riutilizzare anno dopo anno. Ne esistono anche con le fibre ottiche incorporate che fungono da luci cangianti. Proprio le luci, insieme con le palline e i festoni, sono tra i tipi di addobbi natalizi più utilizzati. Ai piedi dell’Albero qualcuno fa ancora il presepe, altri preferiscono riporre i regali di Natale.
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