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Annona, frutto tropicale… di Calabria!

annona cirimoia

Abbiamo parlato diffusamente, a ragion veduta, della Calabria come della regione del bergamotto: l’agrume più amato dalla cosmesi (ma, come ben sappiamo, anche dai più attenti consumatori di prodotti che fanno bene alla salute) è un autentico simbolo del settore agroalimentare calabrese e della città di Reggio Calabria in particolare, ma non è il solo frutto di cui la zona è unica produttrice in Italia.

La Calabria si distingue anche per un altro dono della terra, molto meno diffuso del bergamotto, ma altrettanto peculiare e interessante: l’annona. Il frutto della pianta annona cherimola è detto anche cirimoia, italianizzazione di chirimuya, nome originale delle zone andine da dove proviene. Si tratta di un frutto dal tipico sapore “tropicale”, molto dolce e delicato e infatti fu importato nel XIX secolo, via Penisola Iberica, proprio da zone un tempo ritenute “esotiche”, come il Perù e l’Ecuador.

La pianta di annona si presenta come un albero basso e frondoso, con molte foglie, larghe e appuntite all’estremità e inizia a fiorire a maggio producendo i frutti in autunno. La cirimoia sembra un po’ un incrocio tra un fico e una pigna, esternamente tende al verde pallido, mentre l’interno, che ospita numerosi semini di colore nero intenso, è bianco. Il frutto va colto ancora acerbo e va fatto maturare staccato dalla pianta. Centrare il momento giusto per gustare l’annona non è un’operazione da principianti: ci vuole un certo mestiere per capire il giusto grado di maturazione.

Annona: le proprietà

Oltre alla bontà del suo sapore tropicale, l’annona può mettere sul piatto una lunga serie di proprietà benefiche, prima fra tutte la ricchezza di antiossidanti polifenolici, molecole di difficile assunzione (sono disponibili in natura in piccolissime quantità), ma dal grande potenziale, per esempio nell’eliminazione dei radicali liberi o nel contrasto della proliferazione di cellule tumorali.

Oltre all’azione antiossidante, mangiare annona contribuisce a rifornire l’organismo di vitamina C (il miglior antinfluenzale naturale che ci sia) e vitamine B (alla base della salute di pelle e capelli), tra cui l’acido folico, nemico numero uno di tutte le forme di anemia.

Come si coltiva l’annona?

La coltivazione dalle nostre parti è difficoltosa, perché in Calabria non ci sono gli insetti impollinatori che popolano le zone d’origine della pianta: occorre ovviare con l’impollinazione manuale a opera dell’uomo. In Europa solo la Spagna vanta una coltivazione su media scala, mentre l’annona calabrese è un prodotto di nicchia che, però, come abbiamo visto, può regalare grosse sorprese al palato!

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