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Ceramiche decorate, i segreti di un’arte antica

ceramiche decorate

Ad Artigiano in Fiera 2016 siamo andati alla scoperta delle ceramiche decorate (o maioliche), una vera e propria tradizione soprattutto per i siciliani. Abbiamo intervistato per voi Clara Marletta, artigiana di Ceramiche Sun Light, per farci raccontare qualcosa in più su quest’arte antica che viene ancora oggi portata avanti sempre con le stesse antiche tecniche di lavorazione.

Come nascono le ceramiche decorate?

La ceramica per noi è una tradizione in Sicilia, perché la nostra origine è araba e nel corso dei millenni l’abbiamo portata avanti, adattandola ai tempi, ma le tecniche di lavorazione, seppur supportate dalla tecnologia, sono rimaste le stesse. E’ un prodotto che viene lavorato a mano, dalla terracotta alla pittura finale. La materia prima è l’argilla, che viene forgiata: viene cotta nei forni per ceramica che arrivano fino a 1000 gradi per una prima volta e diventa biscotto. Poi per diventare ceramica deve essere lavorata una seconda volta: viene immersa in uno smalto a base di silicio, una sostanza a base vetrosa, e fa un primo strato. Su questo strato bianco si dipinge con i colori, che sono delle polveri che si sciolgono in acqua e sono a base di metalli.

Che colori vengono utilizzati?

Si usano il cromo, il rame, il cobalto, per cui i colori si chiamano ramina, blu cobalto, giallo cromo ecc. Quando il lavoro è finito va in un forno per ceramica, e viene cotto tra 900 e 950 gradi. Dipende dal tipo di smalto che si usa. Tutto questo processo chimico che avviene nel forno porta alla creazione della ceramica perché lo smalto in forno si fonde, si lucida, e i colori assumono questi toni brillanti e in forno si trasformano.

Che differenza c’è tra ceramica e maiolica?

Non c’è differenza, la ceramica è la maiolica. Si chiama maiolica la terracotta rivestita da questo strato di smalto che la rende anche impermeabile, e più resistente.

Quanto dura la lavorazione della ceramica?

Se partiamo dal processo di lavorazione dell’argilla, il tutto dura tanto. Se ad esempio vogliamo creare un lume, bisogna prima lavorarlo al tornio, poi si lascia asciugare, e quando l’argilla è completamente asciutta si può lavorare. Se la mettessimo in forno quanto è ancora umida, lo shock termico sull’acqua la farebbe rompere. La cottura dura solitamente 24 ore, 15 ore di cottura vera e propria ma poi bisogna tenere conto del tempo che ci vuole per riscaldare e raffreddare il forno. La smaltatura e la decorazione dipendono dalla velocità del decoratore, mentre la seconda cottura dura 14 ore (7 ore di salita di temperatura e 7 ore di discesa, per evitare gli shock termici).

 

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