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Piante grasse, come curarle: suggerimenti e consigli

piante grasse

Le piante grasse (o piante succulente, questo il loro nome corretto) sono tra le più gettonate tra gli amanti del verde, ma sono anche la scelta privilegiata – dato che richiedono poche attenzioni – di chi non vuole avere a che fare con immensi ficus o infiniti potos. Meglio prendersi cura quindi di un piccolo cactus o di un’agave, da soli o all’interno di una variopinta composizione. Attenzione però, nonostante questo tipo di pianta sia più facile da gestire, richiede comunque un impegno costante.

Tipi di piante grasse

Nei nostri appartamenti, su balconi e terrazzi solitamente sono diffuse alcune particolari tipologie di piante grasse:

Agave – originaria degli Stati Uniti l’agave è caratterizzata da foglie lunghe e sottili, che possono terminare anche con una spina

Cactus – il cactus è a livello iconografico la pianta grassa per eccellenza e ne esistono di diverse specie, con forme e dimensioni molto differenti tra loro

Calancola – conosciuta per i suoi fiori, tanti, piccoli e a forma di stella, ha le foglie grandi e triangolari

Euforbia – chiamata anche ‘spina di Cristo’ è una pianta caratterizzata dalle spine appunto, che la ricoprono interamente, e da una serie di piccoli fiorellini rossi

Sanseveria – pianta sempreverde della stessa famiglia dell’agave, è facilmente riconoscibile dalle foglie carnose e lanceolate che spuntano dal rizoma

Piante grasse con fiori

I fiori delle piante succulente sono coloratissimi e per garantirsi una costante fioritura è consigliabile tenere in casa tante tipologie diverse, questo perché il periodo giusto va da maggio fino a novembre (anche se ci sono dei cactus che fioriscono a dicembre). Fatta eccezione per alcune particolari specie che impiegano anni a raggiungere la fioritura.

La cura delle piante grasse

Per quanto riguarda la temperatura le piante grasse sono molto resistenti sia al caldo che al freddo, ma in inverno è sempre consigliabile non lasciarle all’aperto: meglio tenerle in casa, riparate dalla luce solare diretta. Devono essere inoltre irrigate più spesso (una volta ogni due settimane circa, ideale il metodo dell’immersione in una bacinella con acqua assolutamente non calcarea) durante il loro periodo di crescita, che corrisponde alla primavera-estate, e meno verso i mesi più freddi. Infine è consigliabile effettuare periodicamente un rinvaso, di media ogni 2 anni.

 

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