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Come si pulisce il rame ossidato

pulire il rame ossidato

Come pulire il rame ossidato? Il metallo con il passare del tempo assume, “naturalmente”, un colore che va sul verdastro. Per far tornare i nostri oggetti e le nostre superfici in rame all’originario e tipico colore ci vengono in soccorso dei prodotti naturali la cui efficacia nella pulizia è sperimentata. Prima di passare al setaccio questi metodi naturali per pulire il rame e lucidarlo vediamo più da vicino origini e caratteristiche di questo metallo.

 

Cenni storici sul rame, il primo metallo

Secondo gli studi archeologici il rame è tra i metalli più antichi (probabilmente il più antico) usati dall’uomo ed ha accompagnato il cammino della sua civilizzazione. Nella regione storico-geografica nota come Mezzaluna fertile (la culla della civiltà) datati reperti in rame risalgono addirittura a circa 9500 anni fa (ritrovamento in una grotta dei Monti Zagros). Altri oggetti rinvenuti nell’area sono vecchi di 8700 anni.

Anche nel territorio dell’attuale Turchia sono stati rinvenuti reperti in rame vecchi di 5000 anni. Dal 3000 A.C. poi i sumeri producevano regolarmente manufatti in rame, anche a scopo ornamentale, così come gli egizi che nello stesso periodo realizzavano anche oggetti in bronzo, la lega più importante ottenuta dal rame (con l’aggiunta di stagno).

In Cina l’uso del rame è testimoniato da reperti di circa 2000 anni fa, in Europa di 3200 anni fa, con il ritrovamento dell’ascia del fossile dell’uomo del Similaun (Ötzi) che aveva una punta di rame puro quasi al 100%. Anche gli antichi romani conoscevano le qualità dell’oro rosso.

Il nome italiano “rame” deriverebbe dal latino volgare aramen, derivato a sua volta dalla voce aes cioè “rame” o “bronzo”: i romani all’epoca non distinguevano il metallo dalla sua lega. Sarà Plinio Il Vecchio a usare poi il termine cuprum per indicare l’aramen. Da cuprum deriva il simbolo chimico del rame (Cu); gran parte del metallo importato a Roma veniva infatti estratto a Cipro.

 

Caratteristiche del rame

Il rame è rossastro o rosato, è resistentissimo alla corrosione ed è un ottimo conduttore termico ed elettrico, secondo solo all’argento. Il rame si lavora e modella benissimo essendo molto duttile e malleabile e può essere riciclato con facilità, come provano i numerosi furti del metallo, specie di cavi e di fili elettrici, riportati dalle cronache.

Le leghe più importanti che si ottengono dal rame sono il bronzo (con l’aggiunta di stagno) e l’ottone (con l’aggiunta di zinco) che sono al pari del rame impiegate in mille modi: dall’arredamento (maniglie, rubinetti, orologi da parete etc.) all’edilizia, fino alle campane di una chiesa e agli strumenti musicali, solo per citarne alcuni. Tra i pochi “difetti” del rame c’è invece l’ossidazione ma per questo i rimedi non mancano. Vediamo da vicino come pulire il rame dei nostri oggetti e utensili da cucina.

 

Pulire il rame con prodotti naturali

L’umidità è la prima nemica del rame perché naturalmente lo ossida, provocando la formazione di quella antiestetica patina chiamata verderame. Pulire il rame con l’utilizzo di prodotti del tutto naturali come aceto bianco e limone è facile e sbrigativo e assicura risultati davvero apprezzabili. Ciondoli, anelli, bracciali, pentole e così via torneranno all’originario splendore (ma sarebbe meglio dire rossore!).

 

Pulire il rame con bicarbonato e aceto (e sale)

La pulizia del rame con una miscela di aceto bianco e sale è tra le tecniche più efficaci. Il miscuglio potrà essere applicato a freddo con una spugnetta non abrasiva umida, oppure a caldo, per le macchie e gli aloni più ostinati. In questo secondo caso metteremo in una pentola da cucina 10-15 cl di aceto bianco e 2-3 cucchiaini di sale, quindi aggiungeremo dell’acqua come se dovessimo calare la pasta e faremo bollire.

Una volta in ebollizione il nostro miscuglio, chiudiamo il fuoco e dopo qualche secondo immergeremo i nostri oggetti in rame. Sia che venga fatta a freddo sia che venga fatta a caldo, al termine di questa procedura di pulizia del rame risciacqueremo con acqua tiepida per poi asciugare con un morbido panno di daino o di cotone. Per la procedura a freddo al posto dell’aceto bianco si può usare anche del succo di limone.

Tra i prodotti per pulire il rame ossidato segnaliamo anche un detergente naturale che si può preparare in casa con bicarbonato e limone.

 

Prodotti per pulire il rame ossidato: limone

Per pulire il rame possiamo usare, ancor più velocemente, anche un limone tagliato a metà che passeremo sul nostro oggetto fino a vederlo risplendere. Anche qui possiamo applicare sulle due metà del limone un pizzico di sale che ci faciliterà il compito. Il limone ha un effetto lucidante e se usato periodicamente per pulire il rame aiuta a prevenire la formazione del verderame.

 

Prodotti per pulire il rame ossidato: ketchup

Per pulire il nostro paiolo, le nostre posate e quant’altro in rame un altro ingrediente da cucina può venirci in aiuto: il ketchup (che contiene anche aceto). Passeremo la salsa sul nostro oggetto delicatamente, come se lo avvolgessimo in una pellicola, quindi lasceremo agire il ketchup per una manciata di minuti per poi levarlo con un panno non abrasivo. Alla fine risciacqueremo con acqua tiepida oppure con un sapone naturale e acqua fredda e asciugheremo con un panno asciutto.

A proposito di paioli e casseruole, una piccola parentesi: va ricordato che il rame, nonostante sia un ottimo conduttore di calore può risultare tossico per l’organismo umano, se è presente in elevate concentrazioni e la stagnatura non è fatta in modo ottimale. Il rame reagisce facilmente con gli acidi presenti in tantissimi alimenti. Quindi una pentola in rame di produzione industriale della cui qualità non ci fidiamo troppo può andar bene per preparare ad esempio la polenta ma non per cibi elaborati contenenti acidi.

 

Come pulire il rame negli angoli e negli intarsi

Tornando alla pulizia, per raggiungere gli angoli più difficili e gli intarsi dei nostri oggetti in rame possiamo utilizzare una fettina di limone o di cipolla (cruda) o ancora uno spazzolino da denti bagnato in un bicchierino in cui metteremo due dita di aceto di vino bianco e un cucchiaino di sale. Per lucidare il rame invece si può usare qualche goccia di olio di oliva da applicare su un panno da passare poi sull’oggetto, oppure si può usare una miscela preparata con un cucchiaino di farina, uno di sale e uno di aceto bianco.

 

Pentole in rame artigianali

A proposito di pentole in rame: potete trovarne un ampio assortimento sullo shop online in cui gli espositori di Artigiano in Fiera promuovono tutto l’anno i propri prodotti, tra paioli per la polenta e pentole stagnate a mano, tutti utensili per la cucina scelti con cura tra le migliori produzioni artigianali. Sull’e-commerce potete trovare anche il lucidante specifico per rame, per mantenere le vostre pentole belle nel tempo.

La capacità delle pentole in rame di diffondere calore in modo uniforme assicurerà ai vostri piatti la migliore cottura possibile, quella che preserva cioè tutte le proprietà nutrizionali e organolettiche degli alimenti. Come i grandi chef insegnano.

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