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Come pulire l’alluminio

pulizia dell'alluminioLa pulizia dell’alluminio ci impegna con scarsi risultati? Come pulire al meglio i nostri oggetti in alluminio evitando che si anneriscano? Cosa possiamo usare per smacchiare gli utensili da cucina, le pentole, gli infissi delle finestre e le superfici realizzate con questo metallo? Cosa dobbiamo utilizzare per far andare via quel colore nerastro dovuto all’ossido che si genera naturalmente con il contatto atmosferico?

Vediamo di conoscere le più efficaci tecniche di pulizia naturali dell’alluminio senza dimenticare che la prevenzione se non altro limita i danni (e il lavoro di pulitura). Innanzitutto però occupiamoci  di che cos’è l’alluminio e dei suoi mille usi.

Che cos’è l’alluminio

L’alluminio è un metallo non ferroso, molto duttile e di color argento. In natura non si trova allo stato puro, si estrae infatti principalmente dai minerali di bauxite attraverso tecniche elettrolitiche. È morbido e leggero ed è impiegato per la fabbricazione di migliaia, o meglio milioni, di prodotti diversi.

Dalla bottega o impresa artigiana, all’industria aerospaziale passando per il settore della chirurgia medica, delle costruzioni e dei trasporti, si può dire che non c’è comparto che escluda materiali in alluminio. Leggerezza, durata e resistenza sono la cifra rappresentativa di questo metallo che si presta ai più svariati impieghi.

Breve excursus storico sull’alluminio

Già gli antichi greci e romani conoscevano le proprietà dell’allume, prodotto dalla lavorazione dell’alunite, un solfato d’alluminio che si trova in natura e che era utilizzato soprattutto come fissatore per colori, per le stampe su pergamena, per la concia delle pelli, per produrre il vetro. A isolare per la prima volta l’alluminio in forma impura, secoli e secoli dopo, fu il fisico danese H. C. Ørsted (1777-1851) grazie alla reazione tra l’amalgama di potassio e il cloruro di alluminio.

Friedrich Wöhler, chimico tedesco morto nel 1888, invece è generalmente considerato il primo ad aver isolato l’alluminio in forma massiva, nel 1827. Fu però il chimico tedesco Henri Sainte-Claire Deville (1818-1881) ad applicare il metodo di riduzione diretta del metallo, per via elettrolitica a partire da NaAlCl4 fuso.

Il processo di Hall-Héroult prende il nome dai due scienziati – il primo (Charles Martin Hall) statunitense e il secondo (Paul Hérault) francese – che nel 1886  introdussero l’elettrolisi di allumina disciolta in criolite (NaAlF4). Tale processo rese l’estrazione dell’alluminio dai minerali economica e da allora tale tecnica è usata su scala mondiale.

Alluminio, tecniche di pulizia naturali

Per la pulizia dell’alluminio e la sua lucidatura esistono in commercio numerosi prodotti chimici, alcuni più aggressivi di altri e che a lungo andare possono rovinare i nostri oggetti se non si seguono bene le istruzioni. In questa piccola “guida” alla pulizia dell’alluminio privilegeremo invece tecniche di smacchiamento con prodotti naturali e di facile reperibilità.

Ad esempio per pulire le pentole,  gli utensili e gli altri oggetti da cucina in alluminio si possono usare miscele dal potere sgrassante e antiossidante: acqua calda e aceto bianco, o del succo di limone o di pomodoro, e ancora un mix di olio di oliva e alcool denaturato (25 ml dell’uno e 25 ml dell’altro) piuttosto che del latte. Buono anche il sapone di Marsiglia.

Anche il bicarbonato è un ottimo sgrassante ed è indicato specialmente per la pulizia di superfici lucide in alluminio. Se si tratta di utensili da cucina si può sciogliere del bicarbonato in un recipiente con dell’acqua calda per poi passare la miscela sull’oggetto da pulire e infine asciugarlo con della carta da giornale.

Per la pulizia dell’alluminio satinato va fatto un discorso a parte in quanto è più soggetto a ossidarsi a causa della sua porosità: in questo caso sarà utile usare del sapone liquido neutro da applicare magari con una spugnetta dove lo sporco è maggiore.

Invece per la pulizia di infissi e finestre di alluminio basta lavare con acqua e sapone neutro, visto che i bagni galvanici fatti durante la produzione delle strutture in alluminio contengono già materiali antiossidanti.

 

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