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Riciclo della plastica, dall’artigianato una lezione di sviluppo sostenibile

Riciclo della plastica

E’ uno dei materiali che – se riutilizzati – può generare benefici diffusi alla collettività.

Il riciclo della plastica rappresenta un’attività virtuosa che, anche in vista degli obiettivi previsti dalla strategia “Europa 2020”, costituisce oggi un importante tassello per favorire una crescita intelligente, sostenibile e solidale nell’Ue.

I dati illustrati quest’anno sul tema sono assolutamente lusinghieri: nel 2014, il volume degli imballaggi riciclati si è attestato a 790 mila tonnellate. Un dato incoraggiante che racconta di un settore, quello del riciclo della plastica, in forte espansione grazie pure al contributo offerto da singoli cittadini ma anche da imprese desiderose di dare una seconda vita a un materiale molto diffuso.

Riciclo della plastica: il riutilizzo dei cartelloni in pvc

E’ il caso di molti artigiani che, come testimonia l’esperienza di Bagaglio 3mendo (Brescia), hanno reimmesso nel mercato enormi quantità di pvc, con un riutilizzo intelligente dei teloni pubblicitari che campeggiano ai bordi delle strade nelle nostre città. Si tratta di cartelloni di lenta degradabilità che hanno l’opportunità di rivivere grazie al reimpiego di un materiale versatile e durevole e come il polivinilcloruro. Il telo recuperato viene privato degli occhielli in metallo e pulito con apposite lavatrici che ne eliminano le impurità. Subito dopo viene tagliato a mano e assemblato grazie ad appositi macchinari impiegati per i tessuti più resistenti.

Riciclo della plastica: i “giardini verticali”

Tra le micro imprese italiane c’è, inoltre, chi promuove una cultura totally green.

Arteverde (Senigallia), per esempio, realizza composizioni floreali, quadri, componenti di arredo e idee regalo a “impatto zero” con tecnologie avanzate e di ultima generazione che rispettano la natura. Basti pensare ai cosiddetti giardini verticali, concepiti per impreziosire gli ambienti domestici. Moduli in plastica riciclata realizzati con sfagno e semi delle piantine, che è possibile appendere verticalmente e annaffiare.

Insomma, l’artigianato ha dato vita a una vera e propria via di sviluppo alternativa. Una strada capace di coniugare tradizione, innovazione e benessere ma, soprattutto, di convertire un costo sociale in un’opportunità di crescita sostenibile.

 

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