Terremoto in Umbria: CCIAA Roma stanzia un milione di euro per le imprese

Redazione Artigiano in Fiera
8 anni fa
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1 min

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Tutti noi abbiamo ancora sotto agli occhi le immagini della devastazione causata dal terremoto in Umbria dello scorso 24 agosto. Nel ricordo vivo di quello che si è perso, è necessario ripartire. Da subito. Per questo motivo si sta cercando di fare la conta dei danni, in particolare negli ormai tristemente famosi comuni di Accumoli e Amatrice, i più danneggiati.

14 settembre: la Camera di Commercio di Roma stanzia un milione di euro per le imprese

Era già stato anticipato a fine agosto, ora è ufficiale: la Camera di Commercio di Roma ha stanziato un milione di euro per sostenere la ripresa delle imprese danneggiate dal sisma. Soldi che andranno direttamente alle botteghe per la loro ricostruzione. Parte del milione di euro sarà destinata all’organizzazione di spazi multifunzionali per cercare di ritornare alla “normalità”, per tutta la comunità.

La Camera di Commercio di Roma non è nuova a questo tipo di sostegni: interventi di questo tipo erano stati stanziati anche in occasione dei terremoti dell’Aquila e dell’Emilia.

Tutte le procedure saranno assolutamente trasparenti: le modalità di accesso ai fondi al bando verranno pubblicate a inizio ottobre sul sito della Camera di Commercio di Roma.

1 settembre: la situazione delle aziende artigiane

Tra Amatrice e Accumoli le imprese ancora in grado di produrre si contano sulle dita di una mano. Ad Amatrice, il Comune più colpito dal terremoto, possiamo dire che che le botteghe artigianali attualmente non esistono più, con un danno per l’economia provinciale stimabile in 50 milioni di euro – contando solo il turismo, il commercio e l’edilizia.

I settori dell’enogastronomia – che stava riprendendo un posto di riguardo nell’economia del territorio – e del turismo sono quelli maggiormente colpiti.

La situazione è grave: serviranno tempo e risorse per risollevare il tessuto imprenditoriale della zona e per permettere alla popolazione di riprendere, per quanto possibile, una vita “normale”.

In questi giorni le confederazioni e le associazioni locali di imprese stanno cercando di contattare tutti i loro associati per sapere in primo luogo le loro condizioni di salute, e in secondo luogo la stato delle loro aziende (spesso micro e piccole).

Il presidente di Unindustria Rieti, Gianfranco Castelli, a Il Tempo ha raccontato i suoi primi riscontri:

“Il tessuto imprenditoriale è compromesso: le imprese in grado di produrre sono poche. E’ anche difficile calcolare i danni degli associati, perchè molte strutture sono ancora inagibili. La voglia di ripartire non manca, ma occorre farlo subito.”

E va in quest’ottica il futuro stanziamento di un milione di euro promesso la scorsa settimana dal presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliaventi.

Sempre a Il Tempo, il presidente di Confartigianato di Rieti Maurizio Aluffi racconta la sua preoccupazione riguardo le tempistiche:

Oltre alle imprese agricole, che non abbiamo ancora quantificato, sono circa cinquanta le imprese danneggiate. E’ fondamentale ricominciare a lavorare il prima possibile, anche perchè l’inverno è alle porte e da noi, vicino ai monti, nevicherà presto aggiungendo altro disagio.

I problemi maggiori probabilmente li avranno le imprese alimentari che si stavano preparando alla festa dell’Amatriciana: oltre ai grossi investimenti che avevano già fatto per prepararsi al meglio, l’appuntamento che richiama migliaia di turisiti è saltato, lasciando un grosso buco nel loro bilancio annuale.

E’ importante che le imprese vengano sostenute, per essere messe nella condizione di ripartire il prima possibile. Sarebbe il primo passo verso il ritorno alla normalità. E quindi alla vita.