Psicologia e profumo: il narciso combatte il nervosismo

Redazione Artigiano in Fiera
9 anni fa
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1 min

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E’ sempre più opinione comune che psicologia e profumo siano strettamente connessi. Gli ambienti chiusi dopo qualche tempo non aiutano a far respirare correttamente la nostra persona, soprattutto per gli aspetti interiori: le finestre mostrano un panorama all’aria aperta – anche se cittadino. Il fatto che però siamo costretti a rimanere al chiuso, immerso nei pensieri e negli obiettivi da raggiungere, ricrea quel senso di stanchezza e di malessere che a poco a poco può portare a stress e depressione.
Anche per questo motivo nella testa si crea un desiderio di uscire, di volare via.
Una soluzione per combattere questa sensazione? Fare vivere un po’ di pace e di relax ai 5 sensi, che ne hanno bisogno!

E’ importante per esempio ricreare quotidianamente nei luoghi chiusi dove ci troviamo, un’ambientazione che aiuti la persona a ritrovare il buonumore, il benessere e la pace con se stessi e gli altri. In questo, il profumo gioca certamente un ruolo fondamentale!

Capita spesso, infatti, di essere nervosi durante le ore lavorative: colpa dello stress e delle ansie, che si ripercuotono inevitabilmente anche nella vita al di fuori del lavoro. Secondo studi recenti basati sull’esperienza pratica di psicoaromaterapia, il profumo al narciso è molto utile proprio per combattere gli stati di nervosismo del nostro io. E’ stato studiato infatti che i profumi hanno impiegato millenni per prendere un posto stabile nel profondo della psiche dell’ uomo; tra i miriadi di profumi esistenti, il profumo al narciso ha stabilmente assunto la sua funzione rilassante, che contribuisce ad annullare gli stati di nervosismo.

Psicologia e profumo: un legame profondo

La psicologia del profumo si fonda sulla suggestività che possiedono soltanto i profumi presenti in natura. Il rapporto tra uomo e profumo è sempre stato legato a doppio filo: l’incenso e le resine aromatiche per esempio hanno da sempre accompagnato i riti religiosi, le spezie profumate i cibi, i balsami e gli infusi sono sempre stati utilizzati in medicina.
Il rapporto così profondo tra psicologia e profumo dipende primariamente dalla psiche olfattiva, vale a dire da quello che l’odore produce sul sistema nervoso e sulla psiche attivando il sistema endocrino in modo costante e prevedibile, com’è dimostrato dai ricercatori nel campo della psicoaromaterapia.

Alcuni aromi infatti hanno un linguaggio olfattivo proprio, e instaurano dialoghi con il nostro inconscio in modo assai più convincente e limpido d’un discorso. Alcuni esempi? i legni, le resine, i profumi animali, le spezie, i fiori, i frutti. I profumi risvegliano nell’uomo ricordi e associazioni, tanto è vero che possono essere utili anche in psicoanalisi.
L’analisi della psiche con gli aromi, comunemente chiamata aromaterapia, fu coniata da R. Tisserand. Il paziente sceglie l’olio essenziale che più gli piace, lo porta a casa e ne fa uso. Durante i giorni che seguono, i sogni e le esperienze vengono scritti dal paziente.