Il Numero 17 e quei capi all’uncinetto in omaggio a Mirò

Redazione Artigiano in Fiera
9 anni fa
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1 min

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Artigianato è garanzia di qualità, passione e creatività.
L’incontro tra Elisabetta Temperini e Tiziana Dioguardi è un’ulteriore testimonianza di questo legame: due donne che si mettono in gioco realizzando prodotti originali grazie a tecniche particolari. Oggi, infatti, il nostro viaggio nel mondo dei prodotti artigianali continua alla scoperta di capi innovativi all’uncinetto e del cappotto “free form”.

Da chi è composta la squadra Numero17?

Numero17 è un brand emergente di abbigliamento artigianale nato ufficialmente nel 2014 dall’incontro tra Elisabetta Temperini e Tiziana Dioguardi, donne dall’animo creativo e dalla forte passione per la moda.

Qual è la filosofia del vostro atelier?

L’atelier-laboratorio si trova all’ultimo piano di un palazzo gentilizio nel cuore di Santa Vittoria in Matenano (FM), in via Sabina 17, da qui il nome del marchio. Forse per alcuni il 17 non è un bel numero ma per noi rappresenta qualcosa di speciale, è un numero che ricorre spesso nella nostra vita.
L’atelier è nato con l’intento di realizzare capi di abbigliamento e accessori moda creativi ma allo stesso tempo portabili, che ricalcano un gusto e un’estetica un po’fuori dal comune, per donne alla ricerca di qualcosa di diverso e originale.

Quali materiali usate? Che caratteristiche hanno?

Le creazioni Numero17 sono realizzate con materiali naturali come lana, seta, cotone, viscosa, velluto, chiffon. A monte vi è uno studio sulla qualità dei tessuti, ricercati nelle vecchie sartorie e acquistati in piccole quantità. Tutto ciò garantisce l’unicità e l’originalità del pezzo, che può essere riprodotto nel modello(disegnato rigorosamente da noi) ma con stoffe sempre diverse. Le caratteristiche di un capo variano a seconda del materiale usato: ad esempio la lana offre maggior vestibilità rispetto alla seta.

Usate tecniche particolari?

Oltre alle tecniche sartoriali per la realizzazione dei nostri capi utilizziamo uncinetto e ferri. Per le borse utilizziamo la tecnica del patchwork. Per quanto riguarda le collane la realizzazione avviene con vari materiali di diversa provenienza e vengono rifinite con ricami a mano.

Quanto tempo ci vuole per confezionare un cappotto?

Per realizzare un cappotto a uncinetto freeform (tecnica che consiste nella creazione di pezzi a uncinetto di varie forme e colori che successivamente vengono assemblati e cuciti a mano fino a ottenere la forma desiderata) ci vuole circa un mese lavorandoci 6/8 ore al giorno, mentre per un cappotto in tessuto di lana 4/5 giorni.

Chi sono le vostre clienti?

La nostra clientela è compresa in una fascia di età che varia dai 20 ai 60 anni. Di solito chi si rivolge a noi cerca qualcosa di particolare, unico, diverso da ciò che propone la moda di massa.

C’è una produzione che vi ha soddisfatte in modo particolare?

Ogni nostra creazione rappresenta qualcosa di noi stesse, per questo siamo affezionate ad ognuna di loro. Uno dei lavori a cui siamo particolarmente legate e consideriamo il nostro capo di punta è il cappotto freeform citato in precedenza che noi abbiamo soprannominato “Omaggio a Mirò”, in onore del celebre pittore spagnolo.