Il giusto prezzo di una camicia sartoriale

Redazione Artigiano in Fiera
9 anni fa
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1 min

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Il made in Italy ha nelle confezioni sartoriali un punto d’eccellenza paragonabile senza dubbio a tanti celebri prodotti del comparto agroalimentare. Il settore dell’abbigliamento è uno dei traini dell’economia italiana e non si limita ai grandi nomi della moda, ma pone le sue fondamenta su un sottobosco di piccole imprese che “sfornano” capi di primissima qualità.

Abbiamo chiesto a Giuseppe Gallone di Manifattura Italiana di mettere a fuoco insieme a noi le caratteristiche che fanno di una camicia sartoriale un classico tra i classici dell’eleganza.

Quanto tempo si impiega a confezionare una camicia da zero?

In passato per realizzare una camicia sartoriale ci si poteva impiegare anche diversi giorni perché alcune fasi, sopratutto quella di “adesivazione” di collo e polsi, impiegavano diverse ore. Al giorno d’oggi con l’avvento di macchine da cucire e presse adesive, una sola operatrice può impiegare meno di quarantacinque minuti per realizzare una camicia.

Quali sono i tessuti più pregiati? Voi quali usate?

Ormai i cotonifici che hanno i filati e producono in Italia sono pochi. Tra questi Albini, Monti, Testa, Canclini e Leggiuno: tutti tessuti presenti nelle nostre camicie.

In percentuale quanti sono gli uomini e quante le donne tra i vostri clienti?

Sono per il 75% uomini e per il 25% donne.

Le “cifre”, le iniziali di nome e cognome, usano ancora o sono una caratteristica del passato?

Fino a qualche anno fa le iniziali ricamate erano un segno di riconoscimento per gente distinta o di una certa classe sociale… ed erano rigorosamente fatte a mano. Oggi invece le “indossa” chiunque anche perché ormai è facile trovare macchine che ricamano anche in una semplice merceria. Diciamo che forse oggi si distingue di più chi non le porta.

Una camicia davvero elegante deve avere i polsini coi gemelli?

Beh una camicia con polso gemelli è sicuramente un dettaglio elegante.

Quando si stira una camicia poi è meglio metterla via piegata in un cassetto o appesa nell’armadio?

Io personalmente preferisco tenerla appesa a una gruccia, così quando la indossi non si nota nessuna piega.

Cosa pensi delle camicie industriali? Le camicie “coi baffi” (come pubblicizzava Maurizio Costanzo) durano di meno?

Le camicie industriali non durano meno, questo è un luogo comune che andrebbe abbandonato. Lo dico per il semplice fatto che la durata della camicia sta sopratutto nella tipologia e nella qualità del tessuto. Se realizzi una camicia sartoriale con tessuto scadente ti durerà di meno di una “industriale” ma realizzata con materiali pregiati.

Qual è il tipo di collo più adatto quando si indossa la cravatta?

Il collo francese sicuramente, così come anche il collo italiano. Ma il collo francese da quel tocco di eleganza in più, quasi come il polso gemelli. Diciamo che il collo francese e il polso gemelli, abbinati su una camicia, sono il top dell’eleganza!

Qual è il prezzo di vendita sotto cui una vera camicia artigianale non può scendere, sennò ci rimetti?

Anche questo dipende dal tessuto utilizzato. Ma se si utilizzano i tessuti delle aziende sopra citate non si può vendere una camicia al pubblico a meno di 80 €. Ovvio poi che le camicie con marchi importanti hanno margini diversi e il loro costo è maggiore.

Ok, magari d’estate (soprattutto in stagioni torride come nel 2015) si preferisce una maglietta, ma una camicia sartoriale in puro cotone è in grado di tenerci freschi e scongiura qualsiasi tipo di allergia, particolare da non sottovalutare mai!