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Miele Costenaro: il delizioso nettare dell’apicoltura sostenibile

Apicoltura Costenaro sostenibile

L’apicoltura è una vera e propria arte e va fatta con passione. Inoltre, bisogna avere una grande esperienza per poter usare al meglio il lavoro delle api, rispettandolo e valorizzandolo. Per questo Apicoltura Costenaro, che da anni espone le sue delizie all’Artigiano in Fiera e le vende tramite il nostro shop Artimondo, rappresenta un’eccellenza italiana nella produzione del miele. Giancarlo Costenaro porta avanti il lavoro cominciato dai suoi genitori quando lui aveva solo otto anni e ora tramanda tutta la sua conoscenza ai suoi figli. Come ci ha spiegato lui stesso, la sua apicoltura è un’apicoltura sostenibile, che si differenzia da quella intensiva che sfrutta le api fino a sfinirle:

“Noi, come Apicoltura Costenaro, cerchiamo di arrecare meno stress possibile all’alveare. Se non produce non lo forziamo a produrre e rispettiamo sempre i tempi di riposo. Non lo forziamo per farlo diventare un lavoro intensivo. In primavera le api hanno i loro tempi per riprendere la produzione e noi teniamo conto di questo. Altri invece non stanno a guardare se, per esempio, anche se è primavera, c’è ancora la neve e cominciano lo stesso con l’alimentazione forzata. Noi lo facciamo quando cominciamo a vedere i fiori e comincia a fare caldo, perché facciamo un’apicoltura sostenibile”

Il processo di produzione del miele, quando si fa un’apicoltura sostenibile, è molto lungo, ci vuole tanta pazienza da parte dell’apicoltore, ma il risultato è eccellente e la differenza tra il suo miele e quello proveniente da una produzione industriale che si appoggia su una apicoltura intensiva è evidente. Costenaro spiega:

“Nel momento in cui l’ape porta il nettare nell’alveare automaticamente c’è un passaggio si chiama tofallassi e che consiste il miele viene assorbito dalle api, o meglio viene passato da ape ad ape e così aumentano i lieviti e gli enzimi che esso contiene, viene arricchito di queste proprietà. Poi, per far maturare il nettare che si sta già trasformando in miele, esso viene messo nelle cellette di cera dove deve rimanere un tot di tempo. Ci sono delle apicolture intensive che questo processo non lo fanno. Nel momento in cui l’ape inserisce il nettare nella celletta, loro lo prelevano per ragioni di velocità, ragioni di tempo, per farle produrre di più, ma poi il prodotto è povero di enzimi e lieviti. Invece noi aspettiamo, gli diamo qualche settimana, anche 15 giorni, quando vediamo che il miele ha raggiunto la maturazione giusta anche l’umidità giusta, perché lasciandolo fermo nei telaini le api riescono ad assorbire l’umidità in eccesso, noi lo leviamo e procediamo con l’estrazione, che viene fatta più o meno nello stesso modo da tutti gli apicoltori, anche se ci sono dei macchinari che mettono il telaino nella centrifuga, mentre altri vengono messi in questi questi blocchi automatici e il miele viene a contatto anche con i melari, e c’è il filtraggio che pulisce tutto e la contaminazione con gli agenti esterni è proprio minima”

Il miele, poi deve anche riposare:

“Una volta preso il miele e messo nei maturatori, che sono delle cisterne, bisogna lasciare il miele a riposo almeno 40 giorni. Inoltre il miele meno si riscalda e meglio è. Quando lo si riscalda per metterlo nei vasetti o perché si cristallizza in questi maturatori, non bisogna farlo bollire. Meno si scalda e meglio si conservano gli enzimi e i lieviti. Alcuni mieli che si trovano nei supermercati non si cristallizzano mai perché sono stati bolliti. La cristallizzazione del miele non è tanto bella all’occhio e allora le grosse distribuzioni lo scaldano, rompono la molecola che tiene insieme lo zucchero e non si cristallizza più. Invece noi queste cose non le facciamo, sia l’estrazione sia l’invasettamento lo facciamo a freddo. Il nostro miele può cristallizzare, addensarsi, può sembrare un difetto, invece in realtà può essere un indice di integrità del prodotto che non è stato lavorato e non è stato trattato. Bisogna riuscire a far capire al cliente che la cristallizzazione non è un difetto, ma un pregio, perché vuol dire che non è stato alterato”

Miele, propoli, pappa reale, polline d’api: dolcezza e benessere

Scopri il miele artigianale e altri prodotti dell’alveare su Artimondo

Su Artimondo trovate tanti tipi di miele prodotti da Apicoltura Costenaro, dal millefiori al miele di melata, da quello di acacia a quello di castagno, dal miele balsamico al miele di girasole e a quello di tiglio. Inoltre dovete assolutamente provare altri prodotti naturali come il polline d’api, la popoli, la pappa reale, che sono grandi alleati del nostro benessere, perché ci aiutano a stare meglio, ad avere più energia, a rafforzare il nostro organismo e a prevenire o alleviare malanni di stagione come raffreddore e influenza. Trovate anche la cera d’api pura, che può essere utilizzata in molti modi, come ingrediente di cosmetici oppure per lucidare i mobili.

CTA Miele Costenaro

Vi conviene approfittare della vasta scelta di miele e trovare quello più adatto ai vostri gusti e alle vostre necessità. Ogni miele ha delle proprietà specifiche e in generale esso è considerato un vero e proprio antibiotico naturale. Associato poi ad altri ingredienti naturali, come per esempio la cannella, è un vero e proprio elisir di benessere.

Foto © Skitterphoto/Pexels

 

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