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Biodiversità e artigianato a braccetto per la salute dell’uomo e della Terra

Biodiversità

Il 22 maggio è la Giornata Mondiale della Biodiversità, una festa che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unità ha istituito a partire dall’anno 2000.
L’intento è di ricordare l’adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica: un trattato internazionale stipulato nel 1992 a Nairobi. A oggi, questa carta è stata firmata da 193 Paesi di tutto il mondo, con questi obiettivi: conservare, come dice il nome, la diversità biologica; promuovere l’uso sostenibile delle risorse del pianeta; favorire il giusto accesso alle risorse genetiche.

Ma qual è il significato di Biodiversità?

Parlare di biodiversità vuol dire parlare della varietà di tutti gli organismi, animali e vegetali, presenti sul nostro pianeta. Una ricchezza che, purtroppo, non sempre viene riconosciuta adeguatamente in nome dello sfruttamento esasperato delle risorse della Terra, per cercare guadagni sempre più elevati.

“La biodiversità, nostro capitale naturale, è conservata e ripristinata per garantire il mantenimento dei servizi ecosistemici e per contribuire al benessere umano in un mondo che cambia.” (dalla Convenzione sulla Diversità Biologica)

Un processo evolutivo iniziato oltre 3 miliardi e mezzo di anni fa e che negli ultimi 100 anni ha subito pesanti perdite: è fondamentale, per la sopravvivenza del Pianeta (e quindi dell’uomo stesso), tornare a rispettare il Creato attraverso produzioni più sostenibili e che sfruttano in modo migliore le materie prime che la Terra ci mette a disposizione.
D’altra parte, ne va anche della nostra salute: si calcola che oltre l’80% delle medicine vengono ottenute da piante o da estratti vegetali. Più di 70.000 specie vegetali diverse vengono utilizzate per queste attività: ben 20.000 di esse sono a rischio estinzione (fonte: IUCN).

La Biodiversità alimentare

L’uomo a oggi conosce circa 300.000 specie vegetali diverse. Di queste, 30.000 sono considerate “commestibili”. Questi dati mostrano già in maniera eloquente la complessità dell’ecosistema terrestre. Un sistema che va tutelato, anche a garanzia della qualità dei prodotti che l’uomo consuma quotidianamente. D’altra parte, già nel 1800, un’autorità come Pasteur affermava: “Noi mangiamo circa il 90% delle nostre malattie”!
Per mantenere la biodiversità alimentare, dunque, è fondamentale valorizzare i prodotti locali. I nostri artigiani possono dare un grande sostegno in questo senso, in particolare rispettando la sostenibilità (sia in agricoltura che in allevamento) e evitando di sfruttare eccessivamente il suolo e le risorse.

Biodiversità nell’agricoltura

La biodiversità agricola è una materia che si concentra in maniera ancora più specifica sull’argomento, trattando il concetto di “varietà locale”, collegato in maniera stretta con il territorio di origine (bioterritorio).
Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nel 2008 ha dato vita a un Piano nazionale sulla biodiversità, evidenziando l’importanza degli agricoltori locali: grazie alle tecniche agronomiche, spesso ereditate dalla tradizione e tramandate generazione dopo generazione, la conservazione delle varietà locali è facilitata in modo naturale. Con grandi benefici per il territorio.

Biodiversità ed Expo 2015

Com’era da aspettarsi anche a Expo 2015, che si tiene a Milano sul tema “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, la Biodiversità è un tema portante, che accompagna il visitatore come un filo rosso.
Alla biodiversità è stata dedicata un’intera area dell’Esposizione Universale.
Ben 8.500 metri quadri che raccontano tutte le sfumature di questa tematica attraverso eventi, mostre ed esperienze multimediali al grande pubblico.

L’artigianato per lo sviluppo sostenibile

Il più grande nemico della biodiversità è dunque l’uomo, soprattutto quando ha come fine ultimo il guadagno “facile”, ottenuto senza rispettare il Creato. Una logica che può essere combattuta anche grazie all’artigianato che, per sua natura, è spesso rispettoso dell’ambiente in cui opera, valorizzando i prodotti della terra: dall’alimentare al vegetale. Sia la tecnologia che la produzione, infatti, devono andare di pari passo con la capacità che l’uomo ha di produrre e con la natura che gli fornisce le materie prime.
Un alleato importante, che deve essere sostenuto anche dai consumatori attraverso le loro scelte, sempre più consapevoli.

 

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