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Presepi artigianali, un’antica tradizione nata in Italia

presepi artigianali

A suo dire l’umanità si divideva in due grandi gruppi nemici fra loro: i presepisti e gli alberisti. “È una suddivisione – diceva lo zio – così importante che dovrebbe comparire sui documenti di identità, né più né meno di come appare il sesso e il gruppo sanguigno. Altrimenti può accadere che un disgraziato scopre, solo a matrimonio avvenuto, di essersi unito ad un essere umano di tendenze natalizie diverse”. Di questo è convinto Luciano De Crescenzo, filosofo della napoletanità. E di presepi vogliamo parlare oggi.

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Il termine deriva dal latino praesaepe, cioè greppia, mangiatoia, ma anche recinto chiuso dove venivano custoditi ovini e caprini.
Il termine oltre che in Italia è usato anche in Ungheria perchè vi giunse, via Napoli, nel XIV secolo un discendente dei D’Angiò diventandone il re. Si usa chiamarlo presepe anche in Portogallo e Catalogna.

La prima raffigurazione presepistica si ha, come tradizione vuole, a Greccio nel 1223 grazie a San Francesco d’Assisi. Il fraticello di ritorno da un viaggio a Betlemme volle rievocare la natività di Nostro Signore. Nel suo primo allestimento però non c’erano né la Madonna, né San Giuseppe e nemmeno il Bambin Gesù, ma solo una mangiatoia con del pagliericcio e il bue e l’asino.

Dobbiamo fare un grande balzo in avanti per lo sviluppo del presepi scolpiti come li conosciamo ai giorni nostri. Siamo nel Settecento quando iniziano a formarsi le tradizioni presepistiche più famose: la napoletana, genovese e bolognese.

Presepi, quali sono i più antichi d’Italia?

Nella Basilica di Santo Stefano a Bologna è conservato quello che è considerato il più vecchio presepe con statuine a tutto tondo presente in Italia. Per la costruzione dei personaggi- avvenuta presumibilmente nell’ultimo decennio del XIII secolo – sono stati utilizzati tronchi di olmo e tiglio. Il presepe risultava senza colore fino al 1370, solo in seguito venne colorato.

A Roma, nella basilica di Santa Maria Maggiore si trova il presepe, datato 1289, opera di Arnolfo di Cambio. Non si tratta di un presepe tutto tondo, ma le statuine sono altorilievi in pietra. La basilica è anche conosciuta come Santa Maria ad praesepem.

Tra i presepi artigianali più antichi figura anche quello custodito a Napoli a San Giovanni a Carbonara con figure in legno e la presenza di profeti e sibille della fine del Quattrocento.

Di particolare pregio anche il presepe, del 1527, che si trova nel Duomo di Modena con figure ispirate all’arte classica e dalla composizione scenografica.

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