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Pietra leccese, le sculture di Andrea Serra: una storia di famiglia

pietra leccese

Abbiamo incontrato Andrea Serra, giovane scultore e designer salentino, che nel suo atelier di Cutrofiano espone le sue creazioni in pietra leccese. È stato il nonno a tramandargli la passione per la scultura. Fin da piccolo, infatti, i suoi pomeriggi erano accompagnati dal suono dello scalpello, impossibile quindi resistere al richiamo della scultura.

Andrea Serra: “Famiglia e pietra leccese: le mie passioni”

Realizzo le mie opere di design e di scultura in pietra leccese, pietra tipica salentina che si trova in misura maggiore nel basso leccese. Ho sempre amato questo tipo di materiale perché è molto caldo, molto tenero e racconta il nostro passato.

Come si forma la pietra leccese?

Nel passato il Salento era immerso nel mare: la pietra leccese è sabbia che è diventata pietra. Una roccia calcarea molto malleabile, e quindi di facile lavorazione, perfettamente adatta a chi la vuole scolpire. Ma non solo: il nostro fondale è molto ricco di fossili: io ne sono molto appassionato!

Da quando fai lo scultore?

All’età di 13-14 anni ho iniziato a scolpire i miei primi animaletti od oggettini piccoli. L’ho fatto un po’ per curiosità e un po’ per seguire le mie origini. Infatti provengo da una famiglia di artisti: mio nonno è uno scultore del legno, pittore e grafico; mia madre è insegnante di storia dell’arte. Con questi “geni” nel mio sangue, non potevo fare a meno di essere scultore! Nella pietra leccese ho trovato qualcosa di speciale, quindi ho messo insieme queste due passioni, ed eccomi qua!

Di che tipo di sculture ti occupi?

Realizzo sculture sia figurative – sempre comunque con il mio stile – sia di design. Tutto rigorosamente scolpito a mano.

Quanto è importante il ruolo della tradizione familiare nel tuo lavoro?

E’ importantissimo: innanzitutto ti danno le basi, sia tecniche che motivazionali, su cui iniziare. Fare lo scultore è una passione, e non è facile: c’è bisogno di un sostegno, e quello che viene dalla famiglia è sicuramente il più importante.

Parliamo del prodotto finito: cosa lo rende speciale rispetto a un “normale” complemento di arredo, magari industriale?

Essendo fatte tutte a mano, le mie opere sono pezzi unici. Non se ne può trovare uno uguale all’altro: ogni pezzo è irripetibile. Per questo ogni pezzo “emana energia”, quell’energia che gli ho voluto donare io intanto che ci lavoravo. La passione che metto nella lavorazione di ciascuna opera fa sì che ogni persona che ne acquista una, è veramente come se acquistasse un pezzo di me!

 

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