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Ginseng coreano: caratteristiche, coltivazione e proprietà benefiche

Ginseng Rosso

Un arbusto naturale, la cui radice possiede proprietà benefiche per l’uomo. Il ginseng è un vero e proprio rimedio naturale. Non è una medicina né produce effetti immediati, ma va assunto con la consapevolezza di tutelare, nel lungo periodo, la propria salute in armonia con i ritmi del corpo.

Dove cresce il ginseng

La pianta cresce in aree climatiche di montagna, umide e piovose. Ne esistono diverse specie: in Corea del Sud (Panax Ginseng), in Cina (Panax pseudoginseng), in Canada (Panax quinquefolius), in Siberia (Eleutherococcus). In Oriente, in particolare, il ginseng è molto diffuso e se ne fa un uso frequente come un vero e proprio alimento per la cura e il benessere psico-fisico.

Il ginseng ieri e oggi

I primi in assoluto a scoprirlo e utilizzarlo furono i cinesi, migliaia di anni fa. Sin dalle origini, le popolazioni orientali non erano a conoscenza dei principi attivi contenuti nella pianta. Semplicemente la utilizzavano, ne trovavano giovamento tramandandone l’uso alle generazioni successive.

Oggi la ricerca scientifica ha individuato in questa radice decine di principi attivi, dalle vitamine agli aminoacidi. Vari e approfonditi studi dimostrano che i principali componenti attivi del ginseng siano i ginsenosidi, confermandone le proprietà benefiche. Ne parla diffusamente la European medicines agency, la US National Library of Medicine National Institutes of Health, la Società italiana di fitoterapia, l’Institute for Traditional Medicine dell’Oregon e l’Iranian journal of pharmacology & therapeutics.

Il ginseng rosso corano

Per via della raccolta intensiva avvenuta nel corso dei secoli, è ormai rarissimo trovare la radice selvatica. Il ginseng oggi in commercio è coltivato. La migliore produzione disponibile sul mercato mondiale è quella che riguarda la Corea del Sud, dove la pianta viene coltivata per sei anni in piantagioni di montagna.

Questa qualità di ginseng contiene, in particolare, maggiori quantità di saponina (ben 34 specie) rispetto agli altri tipi di ginseng. La produzione è controllata e certificata dal “Good Manufacturing Practices”, ovvero dal sistema che attesta il controllo della qualità della produzione dalla materia prima al confezionamento del prodotto. L’accurata lavorazione (processo brevettato di 9/10 cicli a vapore delicato a 95° per tre ore) e l’asciugatura eliminano tutte le tossine e la radice assume il caratteristico colore marrone scuro, che dà origine al cosiddetto ginseng rosso.

Proprietà benefiche del ginseng rosso coreano

Tonico ricostituente ed energizzante naturale;
– può contribuire a rinforzare le difese del sistema immunitario, endocrino, nervoso;
– può aiutare a ridurre stress e nevrosi;
– può aiutare la regolazione della pressione arteriosa;
– può contribuire a potenziare il rendimento fisico;
– può aiutare a migliorare il rendimento mentale;
– può aiutare a contrastare l’invecchiamento precoce;
– può stimolare il desiderio e le funzioni sessuali;
– può contribuire a ridurre gli zuccheri e i grassi in eccesso presenti nel sangue, agendo così sul fegato e sui sistemi di disintossicazione.

Ginseng coreano: coltivazione e caratteristiche

Il ginseng spopola in Europa da decenni: le sue radici sono conosciute come tonico contro la fatica, potente sostegno per gli sportivi e, in generale, come fonte soggettiva di benessere. In Oriente, da dove proviene, è un elemento radicato nella cultura di svariati popoli fin dalle loro origini. Cina, Corea del Sud, Siberia Orientale e Vietnam il ginseng o panax (il suo nome scientifico) è coltivato su larga scala e le sue radici (lo “scrigno” di tutte le sue proprietà) sono commercializzate sotto varie forme.

Parlare di un prodotto così conosciuto risulta quasi ridondante, ma forse vale la pena soffermarsi su una sottospecie particolare della pianta, il ginseng coreano o più precisamente il ginseng rosso coreano, la varietà più pregiata del vegetale asiatico.

Il ginseng rosso coreano contiene una concentrazione di ginsenosidi (o saponine, le molecole che costituiscono il suo “principio attivo”) superiore a quella delle altre varietà, in particolare rispetto alla versione più diffusa, quella bianca. La maggiore concentrazione di saponine è ottenuta grazie a sistemi di coltivazione a lungo termine, che prevedono una crescita della pianta (con cura particolare della parte pregiata, cioè le radici) per sei anni.

Un passaggio assai importante è quello della lavorazione, che consiste in un processo di pulitura a vapore in più cicli e poi nella successiva asciugatura. In questo modo la radice di ginseng coreano assume il caratteristico colore rossastro ed è possibile ottenere un fissaggio ottimale delle saponine.

In generale si ritiene che la radice più ricca di proprietà sia quella principale, ma in molte occasioni analisi di laboratorio hanno rilevato alte concentrazioni di ginsenosidi anche nelle radici cosiddette secondarie.

Nella medicina tradizionale, soprattutto in Cina anche la forma delle radici è ritenuta molto importante, in particolare raggiungono un alto valore le piante che presentano radici conformate “a uomo”. Le sembianze antropomorfe sono ritenute foriere di maggiori proprietà, ma naturalmente si stratta di fantasie popolari. L’unica certezza è che il ginseng ha tante proprietà benefiche per l’organismo.

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