Achillea: la pomata degli eroi mitologici

Redazione Artigiano in Fiera
8 anni fa
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1 min

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Anche se magari non ne avete mai sentito parlare, l’avrete sicuramente vista nella maggior parte dei prati d’Italia, in particolare in quelli di montagna. Stiamo parlando dell’Achillea, una pianta erbacea dai piccoli fiorellini bianchi, che cresce spontaneamente in quasi tutte le condizioni.

Oltre a essere un’ottima soluzione ornamentale, sobria ed elegante, in pochi sanno che l’Achillea è una piantina dalle straordinarie qualità.

Perché si chiama Achillea?

Il nome fu inventato dal botanico svedese Carl Nilsson Linnaeus a metà del 1700.

L’origine del nome deriva da un’antica leggenda secondo cui il mitico Achille, su suggerimento della dea Afrodite (o Venere, secondo la mitologia Romana), la usasse durante la guerra di Troia. La dea apprese le grandi virtù medicinali dal centauro Chirone, ed erano l’ideale per cercare di curare le ferite che Tèlefo inflisse allo stesso Achille.

Anche se il nome gli venne dato solo nel XVIII secolo, abbiamo testimonianze che l’achillea fosse conosciuta ben prima del 1700: ne troviamo sue tracce già nell’erbario di Jerome Black, che visse all’inizio del 1500), nonché in quello di Robert Morison (seconda metà del 1600).

Achillea: benefici e proprietà

L’achillea, e in particolare i suoi fiori, può essere utilizzata sia per uso interno che per uso esterno. I suoi fiori infatti (ma in parte anche le sue foglie) contengono olio essenziale (azulene, camazulene, cariofillene), flavonoidi (ne abbiamo parlato anche per la stella alpina), acidi organici, tannini idrolizzabili, steroli, lattoni, cumarine.

Come utilizzare l’achillea per uso interno

I principi attivi che contiene rendono l’achillea millefoglie un ottimo antispasmodico e decongestionante. Per questo motivo, viene utilizzata per attenuare disturbi digestivi e alleviare i dolori mestruali. Per assumerla si consiglia di farne tisane, decotti o anche di berne il succo fresco.

In alcuni Paesi, inoltre, viene usata anche per curare disturbi più comuni, come il semplice raffreddore, ma anche varie infezioni delle vie respiratorie (senza ingerirla, ma solo con inalazioni).

L’achillea è un diuretico leggero e allo stesso tempo un antinfiammatorio: per questo motivo è perfetta in caso di cistite o di infiammazione dell’uretra o della vescica.

Come utilizzare l’achillea per uso esterno

L’achillea è però ben più famosa per le sue proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti, che la rendono un’ottima soluzione per curare lesioni della pelle, piaghe o ferite di vario genere.

Per uso esterno consigliamo di applicarla sulla parte da curare, mettendo anche compresse di garza. L’achillea è famosa per la sua azione emostatica, quindi applicandola laddove ci siano ferite, aiuta il corpo nel bloccare il sanguinamento, favorendo la cicatrizzazione delle ferite.

Essendo, come già citato, un ottimo antinfiammatorio, l’achillea è in grado di attenuare anche le infiammazioni cutanee.

Fate attenzione: l’uso dell’achillea non è indicato in gravidanza o in allattamento, ma anche in casi di pazienti che stanno già facendo cure con anticoagulanti, eparina e antiaggreganti piastrinici.

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