In vacanza con l’artigiano: ecco la terracotta del Salento

Redazione Artigiano in Fiera
8 anni fa
0
1 min

Redazione Artigiano in Fiera
8 anni fa
0
1 min

Il Salento non ha più bisogno di tante presentazioni.
Otranto, Gallipoli, Santa Maria di Leuca e Porto Cesareo. O ancora Lecce, Ostuni, Ceglie Messapica o Corigliano d’Otranto.
Sono solo alcuni dei posti da visitare in un territorio che è ormai meta di migliaia di turisti soprattutto nel periodo estivo.

La terra dei due mari

La penisola salentina è chiamata anche “Messapia”, ovvero “Terra tra due mari”.
È una terra infatti bagnata dallo Ionio e dall’Adriatico: coste lunghissime, sia rocciose che sabbiose, e tante località balneari con paesaggi e servizi di ogni tipo, dalle strutture alberghiere direttamente sul mare agli stabilimenti convenzionati, dai lidi attrezzati ai locali notturni sulla spiaggia aperti fino all’alba.
Spostandosi più a sud, superando la spiaggia di Porto Badisco, ci si addentra nella zona che, da Santa Cesarea Terme, luogo conosciuto e frequentato per le sue acque termali, arriva fino a Santa Maria di Leuca, dove avviene il famoso “incontro” tra i due mari.
Qui la costa è abbastanza frastagliata e irregolare, ricca di grotte carsiche, tra cui la grotta Zinzulusa, si inoltre possono ammirare scogliere a strapiombo e paesaggi naturali.

Cultura e tradizioni

Eventi, sagre e manifestazioni varie si alternano durante tutto l’anno e si concentrano maggiormente durante il periodo estivo. Quello della sagra è un rito collettivo che unisce tutti, paesani e non. Ciò che domina è il buon cibo popolare, il divertimento e la buona musica. L’espressione più caratteristica della tradizione popolare salentina è la pizzica, una danza di corteggiamento tra i due ballerini che ballano a ritmo di tamburello.

Artigianato del Salento

La lavorazione della terracotta è una delle tradizioni artigianali più diffuse del Salento.
Frutto dell’influenza messapica, la terracotta resta tuttora importante materiale per la produzione di vari manufatti come vasi, stoviglie, tegole, suppellettili vari. Il processo di lavorazione è rimasto pressoché inalterato nel tempo e si basa sull’uso dell’acqua e sulla lavorazione al tornio. Gli oggetti sono poi esposti al sole e successivamente cotti in forno. L’oggetto viene infine dipinto con l’abilità e la cura delle abili mani dei maestri figuli e messo di nuovo in forno per la seconda cottura.

Tra le aziende che praticano con successo questo tipo di lavorazione c’è Nuova Colì s.r.l. Un’azienda a conduzione familiare che dal 1650 lavora instancabilmente “al tornio”.
La sede di Nuova Colì srl non poteva che essere a Cutrofiano, nel cuore della penisola salentina, a metà strada tra il Mar Adriatico e il Mar Jonio. L’origine di questo paese infatti è legata proprio alla terracotta visto che sorge al centro di un’area caratterizzata dalla presenza di uno strato d’argilla a poca profondità. Ancora oggi l’argilla cutrofianese viene decorata con le stesse greche, linee ondulate, segmenti, fiorellini usati nel passato.

Vale la pena, per coloro i quali sono in vacanza sulle coste del Salento, visitare l’azienda di Nuova Colì srl e vivere direttamente l’emozione di certe lavorazioni.