In vacanza con l’artigiano: Maratea, la perla del Tirreno

Redazione Artigiano in Fiera
8 anni fa
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1 min

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Maratea è un piccolo centro di circa 5.000 abitanti che ha del sorprendente. Non solo è l’unico paese della Basilicata ad affacciarsi sul Mar Tirreno, ma è anche una delle principali mete turistiche della regione, conosciuta proprio come “la perla del Tirreno”. Inoltre Maratea viene chiamata anche “la città delle 44 chiese” per i sui numerosi luoghi di culto: chiese, cappelle e monasteri, costruiti in epoche e stili diversi, molti dei quali rappresentano un notevole patrimonio artistico-religioso.

Cosa vedere a Maratea

Il territorio di Maratea si estende per 32 chilometri di costa con intorno piccoli borghi (Acquafredda, Castrocucco, Cersuta, Fiumicello, Marina di Maratea), i ruderi del Castello e la statua del Cristo Redentore con la Basilica Santuario di San Biagio. E poi ancora grotte, sentieri, torri e castelli, il porto turistico, fiumi e torrenti.

Il Centro Storico di Maratea ha il caratteristico impianto medievale: da visitare è certamente la Chiesa dell’Addolorata del 1620 ed il palazzo Picone, ex sede del Municipio, abbellito da una piccola fontana sul frontale. Partendo dal piazzale di S. Maria Maggiore si arriva alla parte più antica dell’abitato attraverso una scalinata che porta in via Santicelli e di qui in via Capocasale, che poi si prolunga arrivando sino al Castello. Del nucleo originario, da vedere è la seicentesca casa Calderano, contraddistinta da un pregevole portale; da questo angolo un viottolo sale sino alla più antica chiesa di Maratea: la chiesa di S. Vito, eretta con le prime case del paese tra XI e XII secolo.

Tradizioni e cucina di Maratea

Nonostante la localizzazione geografica abbia portato a contaminazioni da alcuni piatti, in particolare della Campania e della Calabria, l’originalità della cucina di Maratea sta nella capacità di trarre sapori dalle cose più semplici, tutte provenienti dalle campagne e dal mare, ottime per impreziosire anche i piatti più poveri.
Quelli di Maratea sono piatti con sapori forti, ma talvolta delicati, con una forte prevalenza di tutto ciò che è legato al maiale, che per la Basilicata rappresenta un vera e propria caratteristica culturale.
Il peperoncino è usato per accompagnare quasi tutti i piatti della tradizione marateota: è un condimento di “carattere”, ma risulta comunque gradevole anche a chi non ama il cibo troppo piccante.
Caratteristica delle tavole sono poi i “lampascioni”, una varietà di cipolletta selvatica dal gusto particolare, che si consuma da sola o in combinazione con altre pietanze.
Tra i cibi più rinomati vanno segnalati la ciaudedda o ciauredda, uno stufato con pancetta, carciofi e fave, tipico della primavera, nonché il baccalà alla lucana con peperoni sott’aceto, olio, sale e pepe.

Artigianato di Maratea

Maratea è famosa anche per l’artigianato tessile e la realizzazione di cesti intrecciati a mano. In molti angoli del centro è possibile, inoltre, notare la presenza di numerosi studi d’arte e di ceramica.
La Basilicata, è ancora oggi una regione con una forte tradizione di artigianato artistico, che rappresenta una vera e propria ricchezza culturale. Tanti gli oggetti e i capi lavorati a mano: dai tappeti ai mobili, dalle porcellane ai presepi in terracotta fino ai gioielli. Proprio a Maratea è possibile visitare la bottega de “I Gioielli del Mare”, dove vengono realizzati artigianalmente gioielli unici, in pietre preziose e semipreziose con montature in oro e argento, oltre a oggetti di oreficeria, argenteria, orologeria, cristalleria, porcellane e articoli da regalo.