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Un Nobel all’Artigiano!

L’artigianato come forma di riscatto, l’artigianato come volano per lo sviluppo sociale ed economico di un’intera generazione e di un paese, la Tunisia, che nel 2015 si è visto assegnare il Premio Nobel per la Pace. A ricevere il prestigioso riconoscimento, il Quartetto per il dialogo nazionale tunisino che sull’onda della stagione delle Primavere arabe, sfociata nel paese nella rivoluzione democratica (cosiddetta dei Gelsomini), è riuscito a mediare per un accordo tra le forze politiche nazionali mirato a redigere e a introdurre, nel 2014, la prima carta costituzionale che assicura libertà religiosa, diritti e libertà della donna nel mondo arabo.

Di questo abbiamo avuto il piacere di parlare, tra gli stand dell’Artigiano in Fiera 2016, con il Dr. Mohamed Ammari, biologo, che nel suo paese dà lavoro a 200 donne e i cui interessi sono curati, al pari di quelli di migliaia di altri artigiani, da Utica, l’Union tunisienne de l’industrie, du commerce et de l’artisanat, a sua volta parte integrante proprio di quel Quartetto del dialogo tunisino (insieme a sindacati, lega dei diritti umani e ordine degli avvocati) che ha vinto il Nobel per la Pace “per il suo contributo decisivo alla costruzione di una democrazia pluralistica in Tunisia, sulla scia della Rivoluzione dei gelsomini del 2011”.

Come ci spiega Mohamed:

Essere artigiano vuol dire avere un lavoro nobile, vuol dire mettere sicuramente un pezzo della propria anima nei prodotti, in tutto quello che si fa.

È nell’anima della creta l’essenza di Mohamed, giunto in fiera per raccontare della sua terra e appunto di Utica, la federazione tunisina dell’artigianato:

Utica è un gruppo di artigiani: grazie al loro lavoro e al loro impegno, la Tunisia ha avuto modo di avere il Premio Nobel due anni fa.

Un premio che ha fatto volare in alto non solo il paese ma anche i loro sogni, quelli degli artigiani…

Da 5 anni a questa parte, quindi da subito dopo la rivoluzione, la presidentessa di Utica sta proprio investendo in questo senso, in questa strada, per rinnovare, per aiutare proprio i giovani. Utica è proprio questo: forza e solidarietà, dall’unione di queste due cose viene fuori Utica.

Le ceramiche, i gioielli, i tessuti, fino ai prodotti naturali: come quelli creati da Mohammed che da solo dà lavoro a un intero villaggio di 200 donne:

Parlando di 10 milioni di tunisini, sicuramente più della metà si occupa di artigianato, quindi diciamo che è proprio una base, una tradizione, fare le cose artigianalmente, fare le cose a mano.

 

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