Blog Post

Unione Europea, vietato ufficialmente l’uso di tre pesticidi nocivi per le api

pesticidi

E’ stata approvata una proposta della Commissione europea molto attesa a salvaguardia delle api e a tutela del miele e degli altri prodotti come polline, propoli e pappa reale: 16 Paesi dell’Ue, tra cui l’Italia, hanno votato a favore del divieto di utilizzo all’aperto di tre pesticidi molto nocivi per questi insetti, conosciuti come neonicotinoidi (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam), ancora molto diffusi in agricoltura per combattere gli insetti infestanti.

Questa decisione, un primo e importantissimo passo in avanti per salvare dall’estinzione le api ma anche gli altri insetti impollinatori come vespe, farfalle, falene e altri coleotteri, entrerà in vigore già a partire dalla fine del 2018, e segue le restrizioni che erano già state varate nel 2013.

Da ora in avanti sarà possibile usare queste sostanze soltanto in serra, ma come suggerisce il WWF (organismo che si è mosso da tempo con la campagna Bee Safe) bisogna continuare il percorso fino ad arrivare alla messa al bando totale: un recente rapporto presentato dall’Agenzia Europea per la sicurezza alimentare (EFSA) aveva già identificato i neonicotinoidi tra i responsabili della moria delle api domestiche e selvatiche, e se i pesticidi rimangono in commercio per l’uso in serra non si può escludere il rischio di contaminazione dell’ambiente esterno, oltre ad un possibile uso illecito.

L’impollinazione è e rimane una pratica importantissima per l’agricoltura e per il benessere dell’intero ecosistema, che comprende anche noi come consumatori dei prodotti finali – miele ma anche frutta e verdura -: come spiega il WWF quasi il 90% di tutte le piante selvatiche con fiore dipendono dall’impollinazione animale, che è necessaria per l’80% delle 1.400 piante che forniscono cibo e prodotti dell’industria.

Basti pensare che le api, nei Paesi occidentali, producono ben 1,6 milioni di tonnellate di miele, alimento che, se non saranno presi adeguati provvedimenti a sua tutela come dimostra il recente studio Ricerca su possibili influenze dei fenomeni climatici e ambientali quali fattori determinanti l’assottigliamento delle popolazioni apistiche mondiali a cura dei ricercatori dell’Università di Milano, potrebbe scomparire tra soli 100 anni.

La produzione di miele, oltre che dai pesticidi, è messa a dura prova anche dai cambiamenti climatici (la stagione invernale più calda e breve causa infatti un aumento di giorni di lavoro per gli insetti, cosa che provoca in loro un notevole stress) e dalla siccità, perché se non piove i fiori non forniscono abbastanza nettare e polline: nel 2017, come rivelano i dati forniti dagli apicoltori italiani, la produzione di miele è crollata. Bisogna insomma agire al più presto, perché ne va, senza mezzi termini, del nostro futuro.

 

Articoli correlati

Articoli correlati

Visitare Artigiano in Fiera: tutte le info utili

Dal 30 novembre al 8 dicembre, ogni giorno i padiglioni di Fieramilano...

Sapori e profumi d’autunno in tavola, in casa e… sulla pelle

Il miglior modo di affrontare l’autunno è quello di immergersi completamente in...

Mente sana in corpo sano

Quando l’obiettivo è rimettersi in forma, è importante interrogarsi sul proprio stile...

Lascia un commento

campi obbligatori *

Tipologie di porte scorrevoli in legno: soluzioni, caratteristiche e prezzi

Novità Artigiano in Fiera: ecco alcuni artigiani da non perdere

Idee regalo artigianali: 4 chicche da scoprire in Fiera, e Online

Curiosità dal Mondo di Artigiano in Fiera

Visitare Artigiano in Fiera: tutte le info utili

Sapori e profumi d’autunno in tavola, in casa e… sulla pelle

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

ARTIGIANO IN FIERA

Magazine

Ottieni ora uno

SCONTO DEL 10%

Copia questo codice ed utilizzalo al tuo
prossimo acquisto: BENVENUTO10M