Banco Alimentare e Artigiano in Fiera: carità da tutto il mondo

Redazione Artigiano in Fiera
9 anni fa
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1 min

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Anche quest’anno il Banco Alimentare, attraverso l’iniziativa Siticibo, ha organizzato una raccolta di prodotti alimentari al termine di Artigiano in Fiera.

Un’iniziativa nata nel 2009, che quest’anno ha visto la partecipazione di 146 espositori, che hanno aderito alla proposta decidendo di donare a fine manifestazione le eccedenze o i prodotti invenduti.

Roberto Vassena, presidente del Banco Alimentare della Lombardia: “Una bella esperienza di gratuità”

Per approfondire questa bella iniziativa di carità abbiamo contattato Roberto Vassena, presidente del Banco Alimentare della Lombardia.

Da dove nasce l’idea di raccogliere eccedenze direttamente dagli espositori di Artigiano in Fiera?

Direttamente da Ge.Fi. spa, la società che organizza l’Artigiano in Fiera, che conoscendo la nostra azione quotidiana e vedendo quanto spreco poteva diventare opportunità per i più bisognosi ci ha coinvolto in questa significativa collaborazione.

Quando è partita questa collaborazione?

E’ un’esperienza che prosegue ininterrottamente dall’edizione del 2009.

Come funziona operativamente?

Ci siamo preparati per tempo con Ge.Fi. che ha preventivamente informato gli standisti e raccolto le adesioni. L’ultima sera dell’evento abbiamo visitato tutti gli standisti aderenti con 27 nostri volontari, che entusiasti della partecipazione alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare hanno voluto ripetere un’esperienza di gratuità.

Visti gli oltre 3.000 espositori è un grande sforzo…

Ormai il rapporto è consolidato e si lavora di concerto. Nei giorni precedenti la Fiera prepariamo un volantino che viene distribuito a tutti gli espositori di alimenti. In questo modo vengono raccolte le adesioni, per avere un quadro della situazioni già prima della raccolta.

Che riscontro avete avuto?

Abbiamo riempito 5 furgoni con oltre 35 quintali di prodotti alimentari! Pane, dolci (tra cui una grande quantità di cannoli siciliani), formaggi, salumi, farina, frutta, verdura, cioccolato, conserve, confettura, olio, pesce e altri prodotti surgelati, yogurt, latte, biscotti, riso, pasta…
Oltre che da moltissimi stand regionali italiani, abbiamo ricevuto donazioni da standisti della Germania, Francia, Spagna, Turchia ed altri paesi presenti.
Il bello è che, attraversando le corsie, in tanti hanno voluto donare qualcosa – anche se non erano stati “previsti”.

Cosa ne pensano gli artigiani?

Devo dire che nel corso degli anni si è incrementata la fiducia nella nostra azione ed il coinvolgimento degli espositori. Ora, come si evince dai numeri del 2015, si tratta di un grande evento, molto sentito dagli operatori dei vari stand. Ritrovo per certi versi lo stesso spirito che anima la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, con la differenza che in questo caso sono le aziende, gli artigiani a voler donare…ma alla fine le aziende sono fatte di persone ed è proprio la loro solidarietà e i loro valori personali che rendono possibile questo piccolo miracolo.

Un episodio che vi ha colpito?

Ricordo soprattutto quella volta in cui il titolare dello stand bavarese ci ha letteralmente aperto il portellone del Tir parcheggiato fuori dal padiglione per consentirci di recuperare oltre 600 Kg di salsicce, wurstel etc…!

E una volta raccolti, cosa ne fate degli alimenti?

Tutti gli alimenti vengono portati la notte stessa al magazzino del Banco Alimentare della Lombardia a Muggiò, e alla mattina successiva sono messi in distribuzione alle strutture caritative che hanno appuntamento al Banco per ricevere gli aiuti alimentari, data la quantità e la tipologia, alcuni prodotti vengono consegnati a mense per indigenti che li distribuiscono già dalla colazione ai propri assistiti.

In questo periodo sono tante le occasioni di raccolta: quali sono state altre iniziative da cui avete avuto donazioni?

Oltre alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare ci sono state delle collette organizzate all’interno di aziende, scuole e asili. Ma non dimentichiamo che l’azione di raccolta è solo una minima parte delle risorse che Banco Alimentare della Lombardia mette a disposizione delle persone più svantaggiate: la fonte di approvvigionamento più importante per noi sono le eccedenze alimentari che vengono generate da tutta la filiera agroalimentare nelle diverse fasi del processo produttivo e distributivo. Da un errore nel confezionamento, a una campagna sovrastimata nei quantitativi, da una stampa di etichettatura e da tanti piccoli inconvenienti che possono insorgere lungo questi processi provengono oggi oltre 8 milioni di chilogrammi di recupero del Banco Alimentare della Lombardia.

Ma lavorerete ancora nel contesto di manifestazioni come Artigiano in Fiera?

Certamente. L’iniziativa legata ad Artigiano in Fiera è la più importante di un nuovo “filone” che abbiamo attivato in questi ultimi anni e cioè il recupero dagli “eventi”. E’ importante perché ci offre cibo di altissima qualità e inoltre ci mette in contatto con tanti operatori della filiera agroalimentare e con alcuni è possibile successivamente stabilire dei rapporti di collaborazione continuativi.