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Biodizionario, per controllare l’INCI dei cosmetici

biodizionario

Per leggere correttamente l’INCI di un cosmetico, imparare a riconoscere gli ingredienti da evitare oppure quelli da preferire, si può utilizzare uno strumento ad hoc: il biodizionario (www.biodizionario.it).

Si tratta di un dizionario vero e proprio ideato nel 2000 e curato dal chimico Fabrizio Zago che raccoglie tutti (o quasi: 4947 sostanze catalogate, le più usate, su 6205 totali) gli ingredienti che vengono utilizzati all’interno dei cosmetici. Esiste anche un sito molto simile in inglese, Skin Deep (http://www.ewg.org/skindeep). Ma vediamo come funzionano questi portali e come si usano.

Biodizionario: la bellezza dalla A alla Z

Si parte dall’elenco degli ingredienti, che viene pubblicato per legge sull’etichetta di ogni prodotto cosmetico, dallo shampoo alla crema idratante, dal dentifricio al docciaschiuma. Una volta arrivati sul sito scelto per decifrare l’INCI bisogna inserire il nome di ogni singolo ingrediente nella barra di ricerca, cliccare su Cerca e attendere i risultati.

Accanto alla sostanza comparirà una sorta di semaforino: se verde l’ingrediente è sicuro, se giallo bisogna prestare attenzione, se rosso quell’ingrediente è da evitare.

Facendo la somma di tutti i bollini colorati, sostanza per sostanza, o inserendo direttamente tutta l’etichetta sull’INCI-Analyzer si potrà ottenere una specie di carta d’identità del prodotto, e si potrà decidere se effettuare o meno l’acquisto.

Ovviamente, precisa l’ideatore del biodizionario, tutto è relativo. Ad esempio bisogna valutare in che posizione si trova un ingrediente ‘rosso’: se compare alla fine della lista significa che è presente in quantità minore, mentre se si trova all’inizio significa che è presente in una quantità maggiore.

Oppure ci sono sostanze etichettate con il bollino rosso ma soltanto perchè sintetiche o inquinanti. Un cosmetico poi va valutato in base ad una serie di fattori al di là dei singoli ingredienti, come la sua formulazione. Insomma bisogna sempre usare il biodizionario in maniera critica e non assoluta, specialmente se si è soggetti ad allergie: in questo caso infatti è necessario prestare maggiore attenzione.

Per andare sul sicuro è sempre meglio affidarsi ai prodotti per la bellezza artigianali, come quelli presenti nel negozio di Artimondo dedicato ai cosmetici: non troverete infatti tra gli ingredienti indicati in etichetta sostanze come LES, SLES, coloranti, parabeni, paraffine e profumi di sintesi. Inoltre gli estratti utilizzati sono tutti naturali, sia quelli di origine vegetale (come l’olio di nocciola, il burro di karitè, la stella alpina e gli oli essenziali ricavati dalle piante officinali, spesso coltivate direttamente dall’azienda senza l’utilizzo di sostanza nocive) sia quelli di origine animale (come il prezioso latte d’asina o la bava di lumaca).

 

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