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Camenerio: usi, proprietà e benefici

Camenerio - Caratteristiche, benefici e cosa serve

Il camenerio è una pianta erbacea il cui nome in botanica è Epilobium angustifolium e appartiene alla famiglia delle Onagraceae. In Italia è noto anche come fiore di Sant’Anna, perché fiorisce nella seconda metà di luglio, quindi vicino al giorno dedicato alla madre di Maria Vergine, che si celebra il 26 luglio. Tra gli altri nomi usati ci sono anche “garofanino di bosco” e “garofanino maggiore”.

Questa pianta ha un rizoma molto ramificato, mentre il fusto può arrivare a un’altezza di circa un metro e 50 centimetri. Molto bello il fiore che è delle diverse sfumature del fucsia, da quello più chiaro fino al rosso porpora e al violetto.

Il fiore del camenerio è un simbolo di rinascita, perché è capace di crescere anche sui terreni meno ospitali, come quelli sassosi e ghiaiosi e anche sulle macerie. Infatti è il primo fiore che spunta dopo un incendio o dopo un crollo.

 

Le proprietà del camenerio: a che cosa serve

Il camenerio ha molte proprietà che lo rendono utilissimo in fitoterapia a fronte di nessuna controindicazione, anche se ovviamente non bisogna esagerare nelle dosi. Tra i suoi principi attivi ci sono flavonoidi, derivati dell’acido gallico, mucillagini, acido oleanolico, acido ursolico e zuccheri. Inoltre è ricco di vitamina A e di vitamina C.

Esso è utile contro infezioni e disturbi della bocca, incluse le afte, delle vie respiratorie, dal cavo oro-faringeo fino ai bronci, ma anche la laringe, le mucose nasali, gli organi vocali e i seni paranasali.

In alcuni Paesi europei è usato come rimedio contro l’ipertrofia prostatica benigna e anche contro patologie dei reni e infezioni delle vie urinarie. I russi lo usano come il tè e lo ritengono utile per le sue proprietà rilassanti e astringenti ed è usato anche come tonico e ricostituente.

Una buona tisana a base di camenerio è consigliata in caso di laringite, raucedine, faringite e rinofaringite. Inoltre ha proprietà espettoranti e aiuta a fluidificare il catarro. Fa bene anche in caso di diarrea per le già citate proprietà astringenti.

Oltre all’uso interno, principalmente come tisana, può essere usato anche esternamente in caso di dermatosi o semplicemente come dermopurificante.

 

Foto © Wikimedia

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