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E-commerce: cosa comprano online gli italiani

Una fresca ricerca Nielsen, condotta in sessanta Paesi del mondo, ha tracciato le abitudini dei consumatori del mercato online, delineando anche le preferenze degli italiani. La fiducia nei confronti dell’e-commerce è piuttosto variabile, nel nostro Paese, a seconda del prodotto proposto: si passa dal 42% della propensione sui voli aerei acquistati su internet, al solo 8% nei confronti dei prodotti alimentari.

Se nel mondo sono i vestiti a essere la categoria di merce più comprata online, con il 46% del totale delle transazioni, in Italia la percentuale cala vistosamente al 30%, al di sotto di quella di libri cartacei e prenotazioni di alberghi. Pare quindi che l’acquirente italiano medio intenda il web come un luogo interessante per acquisti riguardanti i viaggi e le vacanze, ma molto meno appetibile per comprare i “cavalli di battaglia” del made in Italy: cibo e vestiario.

All’estero, sopratutto nei Paesi anglosassoni, gli acquirenti sono molto più fiduciosi nei confronti dell’e-commerce, modalità di vendita che sia in Italia che nel resto dell’Europa continentale sconta ancora l’assenza di contatto diretto, fisico, tra cliente e negoziante. Gli italiani usano soprattutto i scoial network per aggiornarsi sulle nuove forme di mercato digitale. Viene da domandarsi se non sia ulteriore prova di relativa “immaturità”, essendo la fruizione di Facebook (che significa social network quasi al 100%, nel nostro Paese) totalmente eterodiretta dall’algoritmo del gigante fondato da Mark Zuckerberg.

E’ evidente come la sfida per i negozi online sia quella di garantire la massima qualità e creare quel rapporto di fiducia con i clienti che permette l’ancoraggio alla stessa maniera del fruttivendolo sotto casa o del panettiere da cui ci si serve da generazioni. Secondo gli analisti Nielsen i negozi on-line dovrebbero esser il naturale complemento di quelli “reali”. A rischio di sembrare immodesti non possiamo non sottolineare come Artimondo abbia anticipato questa visione fin dalla sua nascita, come costola del “realissimo” Artigiano in Fiera.

Ma la strada è ancora lunga, soprattutto nel mercato interno dello Stivale. Uscire davvero dalla crisi potrebbe essere l’ingrediente decisivo per far aumentare la propensione all’acquisto online da parte degli italiani. Anche perché l’equazione prodotto comprato online – bassa qualità è stato ampiamente superato, tanto da Artimondo, quanto da tante altre valide realtà di e-commerce italiano.

 

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