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Erbe da coltivare per una farmacia naturale

La coltivazione di piante per usi medicinali e cosmetici per millenni ha costituito per l’uomo l’unica fonte di rimedi e medicamenti per la salute. I giardini e gli orti erano una vera e propria farmacia naturale che seguiva i tempi e le stagioni di madre natura. Prima dell’avvento della medicina moderna, le erbe officinali erano tenute in grande considerazione per il loro potere guaritore. Per poter utilizzare le piante al fine di combattere piccoli malanni e di ovviare a fastidi comuni (come nausea, mal di testa, mal di stomaco) bisogna progettare un piccolo orto con aiuole curate, possibilmente separate da stretti percorsi e rialzate con mattoncini o tavole di legno per facilitare la raccolta e favorire il drenaggio del terreno.

La posizione da scegliere per un buon raccolto è quella maggiormente esposta al sole (sono necessarie almeno 5-6 ore di sole), possibilmente riparata da una siepe o da un muro. Nonostante le erbe officinali siano resistenti a malattie e parassiti, può accadere che condizioni colturali non ideali le indeboliscano. Per scongiurare qualsiasi attacco batterico alle piante, il consiglio è di ricorrere a concimi naturali che si possono preparare anche a casa: erbe come l’aglio, il sambuco e l’assenzio hanno proprietà insetticide. Basta preparare dei decotti e mescolarli alla terra alla base della pianta.

Farmacia naturale, le erbe da coltivare

Le piante officinali più comuni sono l’alloro, la rosa canina, l’altea, il marrubio, il finocchio, la calendula, l’achillea, l’aglio, la malva, la melissa, l’aneto, il timo, la salvia, l’origano, la camomilla, la menta e l’erba cedrina. La menta, il timo, la salvia e l’origano hanno prorpietà balsamiche e sono indicati soprattutto in caso di alte vie respiratorie congestionate. Si possono utilizzare in infusione in tè e zuppe oppure usati duranti i suffumigi. L’origano ha anche un’azione antisettica per l’intestino e, insieme all’aglio, alla cipolla e al peperoncino, aiuta a prevenire e a contrastare i disturbi gastrointestinali. Camomilla, calendula e arnica sono utili per disinfiammare, calmare le contrazioni muscolari, in caso di scottature, eritemi solari, dermatiti e lievi ferite: in questo caso l’impacco o il decotto non deve essere applicato direttamente sulla parte lesa. Attenzione all’arnica, che a differenza della camomilla e della calendula, è velenosa se ingerita: è raccomandato solo l’uso esterno.

 

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