Tutto sulla frutta tropicale, dai nomi alle proprietà nutrizionali
- Redazione Artigiano in Fiera
- 5 anni fa
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Non solo ananas, cocco, kiwi, banane e lime: negli ultimi anni è aumentata notevolmente la richiesta da parte dei consumatori di molti altri frutti tropicali. Originaria, come suggerisce il nome, delle zone tropicali del pianeta grazie alle alte temperature raggiunte in alcune zone d’Italia molte varietà di frutta tropicale da qualche tempo vengono coltivate anche da noi e non devono più affrontare lunghi viaggi in nave o in aereo.
Ma siamo sicuri di riconoscere al primo sguardo le specie più famose e soprattutto conosciamo le loro proprietà nutrizionali? Tra avocado, mango e dragon fruit ecco una pratica guida all’acquisto, ricordando anche che questi frutti sono degli ottimi ingredienti sia per prodotti alimentari, sia per i cosmetici, grazie alle loro proprietà, al loro gusto e al loro profumo.
Frutta tropicale: dragon fruit
È un frutto poco calorico e molto ricco di sali minerali il dragon fruit (o frutto del drago o pitaya), che potete vedere nella foto di apertura dell’articolo: all’esterno la buccia, non commestibile, può assumere un colore che va dal rosa intenso al rosso, con larghe brattee verdastre, mentre all’interno la polpa è di colore bianco o rosso con tanti piccolissimi semi neri.
Frutta tropicale: avocado
Considerato un vero e proprio superfood, perché contiene fibre, grassi monoinsaturi (utili per il contrasto del colesterolo cattivo) e moltissime vitamine, l’avocado – che arriva dall’America Centrale – è entrato ormai in pianta stabile nella nostra cucina. Si può utilizzare soltanto quando è maturo: per verificare il giusto grado di maturazione basta premere delicatamente la buccia, e se la polpa risulta morbida il frutto si può consumare.
Frutta tropicale: papaia
La papaia è un frutto di grandi dimesioni, simile al melone, originario del Centroamerica. La sua polpa, di colore giallo-arancio, è un’ottima fonte di flavonoidi e carotenoidi, tra cui il licopene, sostanze che hanno un’azione antiossidante. Dalla papaia, che contiene anche molte vitamine e sali minerali, si estrae la papaina, un enzima che può aiutare chi soffre di problemi digestivi.
Frutta tropicale: litchi
Viene anche chiamato ciliegia della Cina: sono quei frutti, piccolissimi, ricoperti da una buccia molto sottile e non commestibile (quasi un guscio) mentre la polpa è bianca e succosa. Si trovano sulla nostra tavola soprattutto nel periodo natalizio, e si possono mangiare sia freschi che aggiunti a una macedonia. Sono ricchissimi di vitamina C (bastano 9 litchi per raggiungere la dose giornaliera consigliata per un adulto) e di sali minerali come fosforo, rame e potassio.
Frutto della passione o maracuja
La maracuja, originaria del Sudamerica, contiene vitamine e sali minerali ed è una buona fonte di antiossidanti, tra cui il betacarotene, e fibre. E’ molto apprezzata per il suo aroma intenso e la si riconosce facilmente dalla polpa – di colore giallo e in alcuni casi tendente al viola – che presenta numerosi semi commestibili.
Frutta tropicale: mango
È un frutto di dimensioni medie (può raggiungere i 500 grammi) ed è caratterizzato dalla polpa gialla, molto succosa, e dalla consistenza che ricorda quella delle pesche. Originario dell’Asia il mango contiene molti zuccheri e tantissima vitamina A – oltre a vitamine del gruppo B, vitamina D, K ed E – insieme a sali minerali come fosforo, magnesio, sodio, potassio, calcio e ferro.
Il mango anche da noi è sempre più spesso utilizzato in cucina e soprattutto in pasticceria, grazie al suo incredibile sapore, ma anche per il suo colore giallo, che consente di dare vita a stupende creazioni dolciarie colorate e profumate. Particolarmente utile in questi casi è la confettura di mango, come quella artigianale che trovate su Artimondo, che permette di dare un tocco esotico ai propri dolci. Inoltre il mango, in virtù delle sue proprietà, viene usato anche per infusi di frutta bio e per dare un tocco originale al tè Chai in una versione che piace anche ai bambini.
Il platano
E’ il più semplice da riconoscere: il platano è una tipologia di banana, ma ha dimensioni maggiori ed è meno dolce. Questi frutti, molto ricchi di amido, possono essere consumati sia maturi che acerbi e si prestano a numerosi utilizzi in cucina (ad esempio il platano viene fritto e consumato sotto forma di chips).
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