Cos’è il greenwashing e come smascherarlo
- Redazione Artigiano in Fiera
- 6 anni fa
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Per greenwashing si intende una strategia di comunicazione adottata da alcune aziende che vogliono rendere la propria immagine “verde”, ossia attenta all’ambiente e alla sostenibilità ambientale. Per questo è come se si facessero un “lavaggio nel verde”, come se si “tingessero di verde”, ma appunto, è una questione puramente di immagine e non di sostanza. Anzi, nella maggior parte dei casi, il voler apparire un’impresa “green” nasconde pratiche che all’ambiente fanno tutt’altro che bene.
Non sono rari i casi si aziende che utilizzano la parola “verde” in italiano o “green” in inglese nei nomi dei loro prodotti o addirittura nel nome del brand, ma in realtà non dimostrano alcun rispetto per l’ambiente sia nella loro catena produttiva, sia nei materiali o ingredienti usati per i loro prodotti.
Il termine greenwashing è stato usato per la prima volta negli anni ’80 dall’ambientalista Jay Westerveld, ma è soprattutto nel decennio successivo che questa pratica si è diffusa tra molte aziende, in proporzione alla maggiore attenzione che si è guadagnato il tema dello sviluppo sostenibile.
Come si smaschera il greenwashing?
Qualche fogliolina verde sull’etichetta, un nome con dentro parole come “green”, “verde”, “vegetale”, “naturale”, “genuino” non bastano affinché un prodotti sia davvero eco-friendly. Ma come si fa a non cadere nella trappola di uno slogan ingannevole o di un nome rassicurante?
Serve attenzione ai dettagli e, soprattutto, informazione. Per sapere se un brand è veramente eco-friendly e non ha messo in atto una strategia di greenwashing occorre sapere come opera. Per esempio: tutti i suoi test sono cruelty free? Esegue test su animali? Nella catena produttiva viene rispettata la sostenibilità ambientale? Come smaltisce i rifiuti? Il packaging è biodegradabile?
Per avere l’assoluta certezza che un’azienda sia eco-friendly, dunque, occorre conoscerne la reputazione, mentre per quanto riguarda il singolo prodotto, basta saper leggere l’etichetta. I prodotti naturali o eco-bio spesso godono di certificazioni green, inoltre tra gli ingredienti prevalgono quelli naturali o addirittura biologici, mentre sono assenti derivati del petrolio. Una buona pratica può essere quella di affidarsi a piccoli brand, aziende artigiane che coltivano direttamente gli ingredienti o che godono di certificazioni eco-bio.
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