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Il caffè? Gli italiani lo bevono anche online!

caffè online

Gli italiani e il caffè: una storia lunga secoli. Se è vero che non possiamo attribuirci la scoperta di questa bevanda, possiamo tranquillamente ascriverci il merito di averlo fatto conoscere all’Europa. Furono infatti i mercanti veneziani a introdurlo nel Vecchio Continente e fu sempre un italiano che aprì il primo locale dedicato a questa bevanda (il celebre Cafè Procope di Parigi).

Nel Settecento Venezia e Trieste furono le capitali del caffè, nell’Ottocento a Napoli arrivarono i caffettieri ambulanti e fece la sua comparsa la mitica napoletana, mentre Torino diede i natali all’espresso e alla moka. Insomma, se ancora non fosse chiaro, il caffè è italianissimo anche se a queste latitudini la pianta non può crescere. Eppure negli ultimi anni qualcosa sembra essersi inceppato, almeno a livello di conoscenza e approfondimento, nel nostro rapporto con il caffè.

Il nostro palato, abituato a espressi appiattiti, è stato solo ultimamente risvegliato dal discorso sulle monorigini che negli ultimi anni stanno uscendo dai salotti gourmet. Merito, in larga parte, anche delle medie e piccole torrefazioni che stiamo raccontando sul Golosario da 25 anni e di nuove forme di consumo che rendono la varietà a portata di mano.

Una ricerca firmata da Idealo, portale internazionale di comparazione prezzi per gli acquisti digitali, aggiunge un nuovo dato sul nostro rapporto con il caffè.  L’ultimo tabù è caduto: ora lo acquistiamo, lo cerchiamo, lo analizziamo anche on line.  L’attenzione dei consumatori digitali italiani alla ricerca di informazioni, prezzi e opinioni a tema caffè ha registrato nel 2017 un picco del +124,3% rispetto all’anno precedente, segnando una tendenza del +64% nel corso del 2018.

Quale domanda dei consumatori digitali viene soddisfatta attraverso il canale online? Principalmente quella legata alle macchine per preparare il caffè, infatti i tre prodotti più desiderati dagli internauti italiani sono le macchine per caffè espresso (35,8%), le macchine per caffè a capsule (35,5%) e le caffettiere moka (10,4%). Il confronto manicheo tra moka e macchina infatti si ripete on line allo stesso modo di quanto accade negli store più tradizionali.

La propensione – com’è immaginabile –  è per la macchina, nonostante la moka resista bene grazie a un proprio gruppo di agguerriti sostenitori. A impressionare i dati che riguardano le capsule che hanno registrato nel corso dell’anno una crescita di interesse del 310,8%. Possiamo spiegarne il motivo con la velocità di utilizzo, la praticità.

E vogliamo aggiungere la potenzialità di personalizzazione: capsule e cialde, infatti, permettono di avere a portata di mano monorigine differenti o prodotti particolari (come il caffè al ginseng).  Insomma, nata come il sistema più veloce per fare un caffè, la capsula vive una seconda vita come moltiplicatore di esperienze. Una vita, per noi amanti del caffè, molto più interessante.

 

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