Illimani Italia: maestri di decorazioni artistiche

Redazione Artigiano in Fiera
8 anni fa
0
1 min

Redazione Artigiano in Fiera
8 anni fa
0
1 min

La Cake design è l’arte culinaria di decorare, utilizzando pasta da zucchero, glassa e altri elementi decorativi commestibili, torte o piccoli dolci al fine di renderli visivamente più interessanti. L’arte delle decorazioni artistiche delle torte è antica, fin dal diciassettesimo secolo l’aristocrazia europea amava sfoggiare splendide torte per feste e banchetti. La cake design nasce ufficialmente in Francia ma in poco tempo si espande in tutta Europa. Oggi in Italia Illimani Italia è una piccola e dinamica azienda che produce e commercializza da alcuni anni prodotti in silicone per cake design, pasticceria e prodotti di hobbistica, come ci spiega la titolare Patrizia Paganotti

Da quanto siete attivi sul mercato con la vostra azienda e qual è la vostra storia?

Noi abbiamo iniziato l’attività intorno agli anni ’90 occupandoci di maglieria e la nostra prima sede era in Bolivia a La Paz dove io e mio marito vivevamo. Il nostro lavoro viene fuori un pò dall’unione di due forze, la mia di formazione commerciale e quella più amministrativa di mio marito Gianni Mario Moretti. Per i vari colpi di stato avvenuti nel paese dodici anni fa ci siamo trasferiti in Italia e abbiamo cambiato nome in Illimani Italia, cambiando anche tipo di mercato. Adesso la nostra sede è a Novara e produciamo e commercializziamo articoli casalinghi, stapi ad uso alimentare o hobbistico per decorazioni artistiche. Cercavamo un’alternativa alla maglieria e l’abbiamo trovata in un’ azienda di Bergamo La Pavoni, con la quale abbiamo iniziato l’attività e la distribuzione di questo tipo di oggetti anche in Europa. Oggi lavoriamo tanto con Germania, Austria, Spagna e Portogallo.

Come è strutturata l’azienda e quali sono i vostri numeri?

Negli ultimi anni siamo cresciuti molto, abbiamo volumi importanti, diversi da quelli che avevamo prima. Abbiamo registrato sicuramente un cambiamento dalla maglieria, che aveva prodotti ricamati a mano da artigiani esteri e che era di un mercato più di nicchia, ai prodotti per decorazioni artistiche che abbiamo adesso. Ci piaceva anche quel tipo di mercato ma siamo stati costretti a cambiare esclusivamente per la situazione politica in Bolivia. Continuare quel tipo di produzione in Italia sarebbe stato molto difficile, quasi impossibile.

Uno dei vostri punti di forza è la cake design, qual è il suo mercato oggi?

La cake design si è sviluppata tanto negli ultimi sei anni, ed è diventata un nostro prodotto di forza, essendoci molta richiesta. Il pubblico però non vuole il prodotto della grande distribuzione, ma quello artigianale. La nostra produzione è affidata a terzisti ed è a Bergamo, dove c’è un vero studio per la realizzazione del prodotto. Noi abbiamo stampi in silicone, ma anche stampi in pizzo per decorazioni artistiche di torte. Utilizziamo prodotti italiani ispirati alle tendenze anglosassoni, ma con certificazioni italiane, senza olio di palma e senza coloranti artificiali, che rispettano le leggi e le regole italiane della produzione.

Che tipo di difficoltà incontrate come artigiani nel vostro quotidiano?

Il problema oggi è la concorrenza che non rispetta le regole europee, ad esempio sulla conformità di un materiale come il silicone e che quindi mette sul mercato il prodotto a prezzi più bassi. Purtroppo la gente fa fatica a capire questa differenza e perchè ci siano prezzi diversi, dovuti soprattutto alle materie prime, non alla lavorazione. La percentuale di chi capisce queste dinamiche è ancora troppo bassa, non so se dovuta alla mancanza di potere d’acquisto o per cattiva informazione. C’è ancora troppo poca gente che ricerca il Made in Italy, all’estero invece è tutto diverso e il prodotto italiano è molto più apprezzato, nel nostro paese c’è fortunatamente più attenzione verso il prodotto.

Da quanto tempo partecipate a Artigiano in Fiera e quanto è importante per il vostro artigianato?

Noi siamo presenti con passione e creatività da almeno cinque/sei anni. E’ fondamentale partecipare a questo tipo di manifestazione per il nostro lavoro perché è una vetrina importante, sono nove giorni di visibilità con un milione e mezzo di visitatori. Per noi è fondamentale esserci. Facciamo un lavoro di dimostrazione continua, spieghiamo come funzionano le cose che vengono presentate e poi acquistate, io la chiamo “vendita assistita” e per far questo abbiamo bisogno di comunicare con il pubblico.

Proprio per far conoscere il prodotto avete organizzato dei corsi ad Artigiano in Fiera di quest’anno?

Abbiamo organizzato sei corsi diversi per presentare i prodotti e capire il loro utilizzo. Avremo corsi di decorazioni artistiche dei biscotti, delle torte o dei cupcake o anche di prodotti non alimentari come ad esempio gli alberi di Natale. A noi interessa mostrare come si utilizzano i prodotti, non ci interessa vendere e basta. Per questo abbiamo la collaborazione di importati professionisti del settore. Noi pensiamo che per dare le giuste informazioni sul prodotto non basta acquistarlo ma è importante imparare a utilizzarlo.