Le botteghe artigiane diventano web-negozi

Redazione Artigiano in Fiera
10 anni fa
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1 min

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È già in rete Artimondo la piattaforma internet che diventa la vetrina digitale dei prodotti griffati AF – L’Artigiano in Fiera, la manifestazione organizzata ogni anno da Ge.Fi. Gestione Fiere spa e che nel tempo è cresciuta fino a diventare la più grande mostra mercato internazionale dedicata all’ artigianato. Una kermesse che sotto Natale è arrivata a raccogliere più di 2.900 espositori provenienti da 113Paesi, distribuiti su 150mila metri quadrati alla fiera di Rho-Pero e con 100mila prodotti messi in vendita. Oltre ai cinquanta ristoranti tipici con menù da tutto il mondo.

«Oggi finalmente –spiega il presidente di Ge.Fi. Antonio Intiglietta – una manifestazione che in soli nove giorni raccoglie milioni di visitatori è accessibile tutto l’anno e a un pubblico molto più vasto». Il nuovo orizzonte dell’ e-commerce che consente di acquistare online i prodotti che prima si potevano trovare solo nelle poche giornate di dicembre. La ricetta, secondo gli organizzatori, è «grande qualità artigianale e prezzi assolutamente concorrenziali perché si va immediatamente dall’artigiano produttore al consumatore».

Ma la vera sfida di Artimondo, secondo Intiglietta, è «la valorizzazione di un’economia a dimensione umana».

Sono già 1.776 gli artigiani che aderito all’iniziativa, di cui 777 dispongono già di negozi online. Quasi 22mila i prodotti disponibili nel portale spaziando dal food all’abbigliamento, dall’arredo alla gioielleria, salute e benessere all’ oggettistica.

«Ecco, questo istante è stato fatto un acquisto», gongola soddisfatto Intiglietta mentre vede la sua creatura già produrre fatturato. «Da qui si controlla tutto». Una scommessa nata dalla consapevolezza di dover accettare la sfida dei nuovi mercati e dell’innovazione. Perché quelle artigiane sono microimprese da tre, cinque dipendenti.

«E il nostro compito è accompagnarli in questa sfida e aiutarli a comunicare le loro grandi capacità in tutto il mondo. Esporre i loro prodotti in un grande negozio digitale, raccontare come vengono fatti e la giusta visibilità, perché chiunque possa comprarli».

Ma Artimondo è anche un’occasione per valorizzare il marchio made in Italy. «È come per i nostri monumenti -spiega Intiglietta -, siamo noi i primi a non renderci conto del suo valore. Per questo è giusto utilizzare tutti gli strumenti più innovativi per raccontare quanta bellezza, arte e mestieri ci siano in questi oggetti così affascinanti che ogni anno attirano milioni di persone per comprare all’Artigiano in Fiera».

Già pronta la campagna comunicazione per Artimondo che utilizzerà i social network e i portali per mettere in rete questo patrimonio di micro imprese che nell’Unione europea se si considerano quelle fino a nove dipendenti, arriva a costituire il 92 per cento del totale. «Una piattaforma – conclude Intiglietta – che integrando tradizione con innovazione, diventa un’opportunità per le “botteghe” artigiane che possono affacciarsi sul mercato europeo. E, in prospettiva, su quello mondiale».

FONTE: Il Giornale, 20 luglio 2014