Differenze tra leggings e pantacollant e come indossarli
- Redazione Artigiano in Fiera
- 6 anni fa
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Leggings (in italiano anche nella versione sbagliata leggins), pantacollant e talvolta anche fuseaux sono termini usati talvolta come sinonimi. Spesso sono i commercianti stessi a fare confusione e a usare indistintamente questi nomi per indicare la stessa cosa. Invece, anche se sottili, ci sono delle differenze e soprattutto ci sono delle rigide regole per indossarli senza incappare in brutte figure.
Cosa sono i leggings e come indossarli
I leggings sono dei pantaloni molto attillati che possono arrivare fino al ginocchio (pantaloncini da ciclista), essere del modello Capri e dunque arrivare poco sotto il ginocchio o, nei casi più diffusi, sono lunghi fino alla caviglia.
Spesso si sente dire che “i leggings non sono pantaloni e non vanno indossati da soli”, ma non è del tutto vero: questa regola, in realtà, vale soprattutto per i pantacollant. Se si ha un fisico perfetto non c’è niente di male nell’indossarli anche con una t-shirt corta, soprattutto quando si fa sport. Il risultato è più o meno lo stesso di quando si indossano dei jeans molto attillati. A dire il vero, ormai, si parla anche di “jeggings”, che sarebbero i leggings di un tessuto effetto jeans, dunque più leggeri del denim vero e proprio.
In ogni caso, per quanto riguarda il modo di indossarli, è bene sottolineare il non trascurabile dettaglio del “fisico perfetto” cui abbiamo accennato. Se si ha qualche imperfezione è meglio usarli con maxi-maglioni o t-shirt lunghe fino a sotto il sedere o, ancora meglio, mini-abitini.
I leggings sono soprattutto di cotone, a differenza dei pantacollant che sono di seta o nylon, tuttavia ormai si trovano anche in altri materiali, soprattutto quelli elasticizzati, oppure in latex (e quindi lucidi).
I leggings sono nati come un indumento intimo, usato dai soldati in guerra sotto i pantaloni. Negli anni ’50 del Novecento Emilio Pucci creò gli antenati dei leggins come li conosciamo oggi e li chiamò fuseaux, perché erano affusolati e davano alla figura femminile la forma di un fuso. Fu Audrey Hepburn a portarli alla ribalta indossandoli in Sabrina e in Cenerentola a Parigi.
Sempre Emilio Pucci negli anni ’60 li rivisitò aggiungendovi una fascia elastica sotto la pianta del piede. Questo modello oggi è indicato con il termine fuseaux ed è usato soprattutto nell’abbigliamento sportivo (e sono solitamente più spessi dei leggings).
In seguito nacque la variante Capri, ma fu negli anni ’80 che i leggings conobbero un vero e proprio boom e cominciarono a essere usati come li usiamo oggi e a essere realizzati in diversi materiali. Il merito fu di Madonna, che li indossò nel film Cercasi Susan disperatamente.
Cosa sono i pantacollant e come indossarli
I pantacollant sono l’anello di congiunzione tra i collant e i leggings. Sono molto attillati e, come abbiamo detto, sono solitamente in nylon come le calze. Sostanzialmente sono più spessi dei collant, ma meno coprenti dei leggings, pertanto non vanno mai (assolutamente mai!) usati da soli, nemmeno se si ha il fisico perfetto, perché sulla parte del sedere, dove il tessuto si allarga maggiormente, possono quasi diventare trasparenti o comunque far intravedere cosa c’è sotto. Inoltre, rispetto ai leggings, hanno più cuciture. L’ideale è usarli sotto le gonne, i maxi-pull o abiti che arrivino almeno fino a coprire tutto il sedere o poco sopra il ginocchio.
Con quali scarpe abbinare i leggings
L’abbinamento tra scarpe e leggings dipende, in realtà, dal resto del nostro outfit e anche dal fine. Per fare un esempio, se li stiamo indossando per allenarci è ovvio che andranno abbinati a scarpe da ginnastica, se abbiamo un look casual-sportivo, con delle maxi-felpe o maxi-magliette, allora potremmo usare le sneakers. Se invece sopra i leggings indossiamo dei maxi-pullover o dei mini abiti possiamo tranquillamente indossare delle décolleté o parigine con tacco ed eventualmente anche con plateau. L’abbinamento migliore è quello con stivaletti e stivali, in quanto nascondono l’orlo del pantalone. Per chi ha dei polpacci “importanti” sono consigliati gli stivali alti, altrimenti vanno bene quelli che finiscono poco sopra la caviglia.
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