Liquirizia: tutte le proprietà benefiche

Redazione Artigiano in Fiera
8 anni fa
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1 min

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La liquirizia o liquerizia, glycyrrhiza glabra, è una pianta erbacea perenne, della famiglia delle Fabaceae, originaria dell’Europa meridionale e del Medio Oriente. Con il termine liquirizia, che significa “radice dolce” (dal greco), si indica indifferentemente la pianta, la radice e l’aroma che se ne estrae, per infusi, decotti e diversi prodotti aromatizzati. L’uomo conosce le proprietà benefiche della liquerizia da qualcosa come 5000 anni. Antichi egizi, greci e romani, così come i cinesi in Oriente, ne sapevano già sfruttare appieno le qualità.

ll botanico e filosofo greco antico Teofrasto (371-287 a.C.) definiva la liquerizia come “radice sciita” volendo con ciò indicare come gli Sciiti la mescolassero con il formaggio di latte di cavalla per resistere alla sete anche per una decina di giorni. Ciò grazie alla glicirrizina, principio attivo dell’estratto di liquerizia che favorendo la ritenzione di sodio e dell’acqua funziona da sostanza che toglie la sete. Il padre della medicina, il medico greco Ippocrate (460-377 a.C.) consigliava di assumere la liquirizia per alleviare la tosse. Ma delle proprietà della liquerizia parleremo meglio tra poco. Ora concentriamoci sulle diverse varietà della pianta e i suoi utilizzi.

Tipi di liquirizia e usi

Sono 5 le varietà più conosciute di liquirizia:

Glycyrrhiza glabra typica o liquerizia di Spagna. È la più pregiata e ricca di glicirrizina, le piante di questa varietà crescono appunto nella penisola iberica, in Italia e Grecia.
Glycyrrhiza glabra glandulifera o liquerizia di Russia. È molto diffusa in Europa orientale e nella Russia meridionale.
Glycyrrhiza echinata, conosciuta anche come liquirizia ungherese.
Glycyrrhiza glabra violacea, cioè la liquerizia turca o persiana, dal caratteristico colore.
Glycyrrhiza uralensis o liquirizia cinese, nota per il basso contenuto di zuccheri.

La radice della liquerizia può essere mangiucchiata direttamente o fare da base per infusi e decotti benefici per l’apparato gastrointestinale, oppure dopo essere stata raccolta, dalla radice macinata e bollita si estrae il succo di liquirizia con cui si producono caramelle, pasticche per la gola, ma anche tisane, liquori, birre scure. E ancora marmellate e composti per la pasticceria. La liquirizia viene usata anche in fitocosmesi per fare lozioni tonificanti, colluttori, saponi, dentifrici.

Liquirizia: proprietà e benefici

La liquirizia contiene vitamine, amidi, flavonoidi (dalle proprietà antiossidanti) oltre alla glicirrizina, il principio attivo che ha anche caratteristiche gastroprotettrici ed espettoranti. Le radici di liquirizia contengono una discreta quantità di magnesio. Le proprietà benefiche della liquerizia, rinfrescante e diuretica, interessano l’apparato gastrointestinale, agendo contro disturbi come stitichezza, aerofagia, digestione ritardata, e anche contro le ulcere gastro-duodenali grazie a una funzione antinfiammatoria e protettiva della mucosa gastrica.

Le proprietà antinfiammatorie della liquerizia sono utili anche casi di malattie croniche del fegato e dei reni. Inoltre il succo di liquirizia aiuta a proteggere l’apparato respiratorio dalle bronchiti ed è un valido alleato contro raffreddore e gola arrossata. Contro la tosse il decotto di radice permette di sfruttare al meglio le proprietà lenitive della pianta, l’infuso è invece ottimo per i bruciori di stomaco. La liquerizia è indicata anche per chi soffre di pressione bassa perché la glicirrizina interviene sui livelli di aldosterone, l’ormone regolatorio della pressione arteriosa, per lo stesso motivo (alza la pressione arteriosa) la liquerizia non è consigliabile nei casi di ipertensione.

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