Dal Trentino con sapore: canederli, ecco come si preparano – Video
- Redazione Artigiano in Fiera
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Trentino: pascoli, montagna e tanta buona cucina. All’Artigiano in Fiera si viaggia ad alta quota alla scoperta di gusti e tradizioni locali. Ecco i famosi canederli.
Cosa sono e come si preparano i canederli ce lo spiegano direttamente da dietro i fornelli dell’Osteria Tipica Trentina.
Allora, un piatto sicuramente povero, praticamente è un piatto che usavano i contadini per non sprecare niente in cucina: abbiamo del pane vecchio – “lo cubettiamo”, l’ho bagnato con del latte, deve essere usato con parsimonia il latte e sentire quando il pane comincia ad essere ammorbidito – delle cipolle stufate con dello speck e la salsiccia sgranata, li andiamo a mettere all’interno del nostro pane e mettiamo del prezzemolo e dell’erba cipollina, andiamo ad amalgamare…
Andiamo a mettere del trentingrana, poi per amalgamare andiamo a mettere dell’uovo, bisognerebbe farlo riposare un po’ e dopo si vanno a creare le palline, i nostri canederli, mettiamo un po’ di sale, un po’ di pepe. Adesso noi qua andiamo a lessarli in acqua, l’acqua era già precedentemente salata…
Ecco, adesso li facciamo andare in padella col burro che avevo già chiarificato, il burro chiarificato serve che così non brucia, e dopo li andiamo a servire in questo modo: praticamente mettiamo del cavolo cappuccio tagliato ad affettatrice sotto, marinato con leggero aceto di mele, un po’ di sale, un filo di olio, mettiamo su il burro fuso, vezzena, il formaggio tipico trentino, andiamo a metterlo sopra… Ecco, questo qui è il prodotto finito!
Il nome canederli, deriva da knödel, dal tedesco knot, ovvero grumo o nodo. La specialità trentina è iscritta nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tipici (PAT) stilato dal Ministero dell’Agricoltura. Se nella ricetta originale è irrinunciabile, come visto, l’uso dello speck (dell’Alto Adige Igp) c’è da dire che esistono diverse varianti di canederli che vengono gustati anche in brodo e con diversi tipi di farcitura: oltreché di salumi, formaggio e carni anche di verdure, come ad esempio gli spinaci. Chiamati Chineglis o chineghi in friuliano, balotes o bales nella valli ladine, a Trieste i canederli vengono identificati semplicemente come gnochi de pan.
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