Carenza di ferro: come combatterla e cosa mangiare contro l’anemia

Redazione Artigiano in Fiera
5 anni fa
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1 min

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Il ferro serve all’organismo umano in quanto è un antianemico, è indispensabile per il lavoro di alcuni enzimi ed è presente nel nostro corpo per tre quarti sotto forma di ferritina. La carenza di ferro è molto diffusa soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, a causa della denutrizione, ma anche nel mondo occidentale, in particolare tra le donne, che ne perdono in grande quantità a causa del ciclo mestruale.

Il fabbisogno quotidiano di ferro è compreso tra i 10 e i 18 mg, a seconda del fisico, e occorre assimilarlo attraverso il cibo. Tuttavia spesso, benché si mangino cibi ricchi di ferro, esso non viene bene assimilato. Chi soffre di anemia ha spesso bisogno di integratori, che possono essere omeopatici (ad esempio alghe come la spirulina) o veri e propri farmaci, fino all’extrema ratio che è la somministrazione di ferro per endovena.

Carenza di ferro: sintomi e disturbi

Chi soffre di carenza di ferro avverte disturbi quali affaticamento, fiato corto anche dopo un minimo sforzo fisico, capogiri, annebbiamento della vista dopo uno spostamento dal basso verso l’alto (es. quando ci si alza bruscamente dalla sedia o da terra), emicrania, afta in bocca, pallore, sensibilità al freddo, caduta dei capelli. In questi casi occorre indagare per capire da che cosa dipende l’anemia, se da una dieta carente di ferro o da altre patologie (es. celiachia, anemia mediterranea, ulcere).

La carenza di ferro dipende spesso non tanto dalla sua mancanza negli alimenti che mangiamo, ma dal fatto che esso non viene assorbito adeguatamente. Il modo migliore per assicurarsi l’assorbimento del ferro è quello di assumerlo assieme alla Vitamina C naturale, che ne favorisce il riassorbimento. Per questo è indispensabile seguire una dieta equilibrata che contenga entrambi.

Inoltre non bisogna mai dimenticare che in caso di anemia occorre assumere acido folico e quest’ultimo diventa ancora più importante in caso di gravidanza. Associare alimenti ricchi di acido folico a quelli ricchi di ferro è la medicina migliore contro l’anemia.

Cosa mangiare in caso di anemia

Le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio che trovate su Artimondo

In soggetti sani, come abbiamo visto, il fabbisogno quotidiano di 10-18 mg di ferro può essere facilmente coperto con un’alimentazione equilibrata. I soggetti che, invece, manifestano una carenza di ferro, devono prediligere cibi ricchi di questo oligoelemento.

Il ferro è contenuto nella carne, nei crostacei, negli ortaggi e in particolare negli spinaci, nel cavolo, nelle carote, nel crescione, nel prezzemolo, nei legumi (soprattutto le lenticchie), nei cereali quali frumento, avena e segale, nella frutta fresca e in quella secca come mandorle e nocciole, nelle castagne. Esso si trova inoltre nel polline, nella cannella e nel cacao. Come abbiamo detto è bene associare questi cibi ad altri che contengono Vitamina C come gli agrumi, per favorire l’assorbimento del ferro.

Un rimedio naturale molto efficace è l’associazione tra l’alga spirulina e il frutto della pianta dell’acerola, ma l’odore e il gusto dei preparati con questi due ingredienti è estremamente difficile da mandare giù. Il consiglio, comunque, è quello di seguire costantemente una dieta equilibrata e associare alimenti ricchi di ferro ad altri ricchi di Vitamina C.