Imprenditoria giovanile: “Le potenzialità della Sicilia? Tante, basta dare loro valore”
- Redazione Artigiano in Fiera
- 9 anni fa
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- 1 min
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La Sicilia è una terra fantastica, piena di meraviglie conosciute in gran parte del mondo. Quello che però non si sa è che esistono tanti giovani siciliani che si stanno rimboccando le maniche e mettono su imprese per valorizzare i prodotti della loro terra, esaltando la tradizione.
In Artigiano in Fiera 2015 abbiamo avuto modo di incontrare alcuni di questi giovani, ognuno con una storia da raccontare!
L’azienda agricola Terra Siciliae: una storia di imprenditoria giovanile
Abbiamo incontrato il giovane Francesco La Giglia che, insieme a un team di suoi coetanei, dirige l’azienda agricola Terra Siciliae che trasforma gli agrumi e la frutta tipica siciliana in gustose marmellate e confetture.
Tutti se ne vanno dalla Sicilia e noi proviamo a rimanere e a fare quello che molti pensano sia impossibile da fare.
L’idea è nata 8 anni dall’unione di 3 colleghi di università, giovani agronomi e una giovane imprenditrice catanese che ha creduto all’idea di realizzare un’azienda agricola giovane e dinamica. Fiori all’occhiello della nostra produzione sono le marmellate e le confetture di agrumi o di specialità siciliane come i gelsi neri e il caseificio con la produzione di ricotta di bufala. Qui in fiera abbiamo portato un esperimento: il cannolo siciliano ripieno di questo tipo di ricotta e non di pecora.
La nostra idea è quella di collegare con un ponte la tradizione con l’innovazione, per questo motivo abbiamo scelto un nome in latino, Terra Siciliae, utilizzando però uno stile grafico moderno e uno slogan in inglese, enjoy the food, facile da ricordare e che ci avvicina ai mercati esteri.
Per creare un’azienda, oggi, è fondamentale una cosa: L’INNOVAZIONE!
Miratus: “Le potenzialità della Sicilia? Tante, basta dare loro valore”
Nelle affollate corsie di AF 2015 abbiamo ritrovato Antonino Bendici, uno dei titolari dell’azienda agricola siciliana Miratus:
Per me essere artigiano vuole dire valorizzare i prodotti della mia terra, far conoscere la tradizione e la cultura culinaria.
E su quelle che sono le tradizioni che si tramandano tra padre e figlio abbiamo fondato i principi e i valori della politica aziendale di cui oggi noi, nuova generazione di imprenditori, ci facciamo portatori.Le potenzialità che la mia Sicilia offre sono tantissime. Sono delle potenzialità dormienti basta soltanto risvegliarle e provare a farle uscire: il lavoro e le soddisfazioni non mancheranno.
Imprenditoria giovanile: la Sicilia che non sta ferma
Quando ne abbiamo la possibilità ci piace raccontare storie di imprenditoria giovanile. Per i giovani, quindi, ma forse anche per tutti gli altri! Perché, come in questo caso, quando un gruppo di ragazzi siciliani con un’età media di 27 anni si mette in discussione partendo da Salemi, un paese della provincia di Trapani, significa che c’è ancora tanta speranza.
Antonino Bendici quando parla dei suoi soci utilizza la parola “management“.
Il suo è un linguaggio di un vero imprenditore che sta cercando di valorizzare al massimo le potenzialità del proprio territorio grazie alla produzione, trasformazione e commercializzazione delle materie prime coltivate in campo aperto sotto forma di conserve alimentari, salse, confetture di frutta, condimenti per pasta e patè di vario genere.
Innanzitutto: da dove nasce l’idea di un progetto così ambizioso?
L’idea nasce dalla voglia di tornare alle origini e coltivare nuovamente la terra avvalendoci di mezzi tecnologici. L’attività parte così nel 2008 e, vedendo i primi risultati positivi, è aumentato in noi il desiderio di allargare i nostri orizzonti. Abbiamo così deciso di partecipare a un bando di progetto (PSR – Piano di Sviluppo Rurale Sicilia) con l’obiettivo di trovare fondi per la ristrutturazione del nostro capannone e l’ampliamento della linea di produzione anche con le conserve alimentari. Fino a quel momento, infatti, ci occupavamo solo di coltura a campo aperto. Ci siamo così concentrati in particolare sulla produzione del carciofo e su quella che è la nostra principale convinzione: il km zero
Qual è la formazione di questa squadra vincente?
Il management ha un’età media di 27/28 anni. Siamo ragazzi tutti laureati: chi in ingegneria, in Architettura, o in Scienze Politiche, chi in Lingue Moderne e chi, come me, in Economia e Finanza con un Master in Europrogettazione. Ecco perché mi sono trovato molto a mio agio con la partecipazione al PSR. Si tratta di un’azienda a conduzione familiare perché abbiamo coinvolto fratelli, cugini e successivamente anche fidanzate e fidanzati. Facciamo tutto noi: dalla lavorazione dei prodotti alla promozione e alla partecipazione alle fiere
Cosa intendi per tecnologie moderne?
Quando parlo di tecnologie moderne mi riferisco non solo ai mezzi di produzione, ma anche di comunicazione, tanto che all’interno della nostra azienda abbiamo assunto una figura ad hoc. Una sorta di Responsabile dell’Internazionalizzazione per creare contatti anche con aziende estere dell’Oriente e dell’Occidente. Per esempio, da poco è partita una selezione di prodotti per l’Australia e crediamo di poter far qualcosa, prossimamente, anche con il mercato americano
Quanto ha contato l’esperienza per l’avvio della vostra attività?
Sembrerà strano, ma la risposta è: nulla. Nessuno di noi aveva esperienza in questo campo, né una tradizione familiare alle spalle. Ci siamo messi in gioco e abbiamo rischiato da soli. Per esempio, mio padre lavora nel campo sanitario. Tutt’altro!
E quanto il territorio siciliano?
Il nostro territorio ha tanto da dimostrare. E’ il nostro punto di forza e ci piacerebbe che anche altri nostri coetanei lo capissero. Ma purtroppo si è ancora legati al profitto, all’introito immediato, senza alcuna voglia di mettersi in discussione. Mi piace paragonare i giovani d’oggi a un auto che mette le 4 frecce e resta posteggiata. Immobile. Ecco perché siamo sempre desiderosi di portare la nostra testimonianza
In ogni caso in Sicilia inizia a muoversi qualcosa, grazie a migliaia di casi di imprenditoria giovanile. Dall’inizio dell’anno un piccolo esercito di residenti under 35 ha deciso di mettersi in proprio, puntando su un’idea innovativa e sulle proprie competenze per realizzarla, anche sfruttando le nuove tecnologie della rete.
Delle oltre 8.000 imprese nate in Sicilia tra gennaio e marzo di quest’anno, quasi 3.150 (il 38,9%) hanno alla guida uno o più giovani con meno di 35 anni di età. E la speranza, così, non può che crescere.
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