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La grande versatilità della polenta artigianale

polenta

I temi autunnali continuano a essere il più “caldi”, ci si conceda il gioco di parole, e tra i piatti che caratterizzano le nostre tavole da ottobre in poi la polenta è una regina assoluta, beninteso nella sua versione artigianale! Come tanti altri pilastri fondamentali della cucina italiana, anche la polenta proviene dalla tradizione contadina dei piatti “poveri”.

Cucinata nella sua versione-base semplicemente con acqua e farina, generalmente di mais (da cui il classico colore giallo, ma è diffusa in Veneto la variante bianca che si ottiene dal mais Biancoperla), la polenta deve il suo successo alle infinite possibilità di variarne la ricetta, al punto da poter produrre piatti anche molto diversi tra di loro, seppur tutti “imparentati” per l’origine comune. Proviamo a elencare i più buoni e famosi, attenti a trattenere l’acquolina che le nostre ghiandole salivari produrranno in grande quantità!

Polenta taragna

Tipica della Valtellina e della Lombardia settentrionale più in generale, è preparata con un misto di farine tra cui spicca quella di grano saraceno, che le conferisce un colore scuro, giallo tendente al marrone. Verso la fine della cottura sono aggiunti burro e formaggio a dadini (di solito il Casera) che si sciolgono completamente. Il nome “taragna” deriva probabilmente da “tarel” nome dialettale del bastone di legno usato per mescolare l’impasto.

Polenta concia

E’ la variante peculiare della Valle d’Aosta e delle zone alpine piemontesi. Si prepara con farina gialla e generalmente ha consistenza semiliquida. Come per la taragna, il secondo ingrediente è il formaggio, più spesso toma, fontina o Maccagno. E’ possibile aggiungere anche il latte.

Polenta fritta

E il metodo classico di recupero della polenta avanzata: una volta raffreddata si taglia a fette o piccoli cubi e si frigge in olio extravergine di oliva. Una volta scolati e asciugati dall’olio, i bocconcini possono essere serviti con una spolverata di pepe nero.

Polenta pasticciata

E’ una variante che lascia molto spazio all’interpretazione… e all’assunzione di calorie! La polenta pasticciata è una ricetta milanese, che si prepara con funghi, carne di maiale macinata, parmigiano, burro e un poco di cipolle e sugo di pomodoro. L’aspetto finale è quello di una pietanza stratificata che alterna la polenta alla farcitura.

foto | Flickr

 

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