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Pesca: proprietà e benefici del frutto “dell’immortalità”

pesca

La pesca (prunus persica) accompagna la nostra estate e addolcisce l’entrata dell’autunno. “Frutto di transizione” dolce e succoso, la pesca, rinfrescante e tonificante, è ricca di proprietà benefiche e nelle sue tante varietà è tra i frutti più apprezzati dagli italiani. Il pesco viene coltivato da qualcosa come 5000 anni ed è originario della Cina dove la cultura popolare lo considera da millenni, in virtù delle sue particolari caratteristiche, simbolo di immortalità e buon augurio. Ricordiamo che l’albero del pesco è resistentissimo e regge temperature molto basse ma anche molto elevate (40° e oltre).

Dal lontano Oriente il pesco giunse in Egitto e Persia (IV secolo a.C.) quindi nel Mediterraneo e fino in America. Oggi la Cina e gli USA sono tra i maggiori produttori mondiali del frutto, seguiti da paesi europei come Grecia, Spagna e Italia. Da noi la coltivazione della pesca, importata dalla Persia, cominciò nel primo secolo avanti Cristo.

Pesca, proprietà nutrizionali e benefiche

Le pesche sono idratanti, diuretiche e depurative, contengono infatti quasi per il 90% acqua. Il frutto è ipocalorico, 39 calorie ogni 100 grammi, ma com’è noto noto ha un’alta concentrazione di zuccheri. Andando nel dettaglio dei valori nutrizionali, le pesche contengono lo 0,8 % di proteine, lo 0,2 % di grassi, il 7,8 % di zuccheri, il 2,7 % di fibre e ceneri (0,4%).

La pesca contiene anche minerali (anche se in forma ridotta rispetto a molti altri frutti) come sodio, potassio, ferro, calcio, fosforo, magnesio, manganese e selenio. Il frutto abbonda poi di vitamina C (valido alleato dal sistema immunitario) di cui fornisce il 15% di fabbisogno giornaliero, e contiene betacarotene, vitamine del gruppo B (B1 a B2 soprattutto), A, E, K, J, PP e folati (nella buccia).

Tra le proprietà benefiche delle pesche ricordiamo che la presenza di fibre aiuta l’attività intestinale e combatte la stipsi. L’alta concentrazione di vitamina C invece oltre a rafforzare le difese immunitarie fortifica le ossa e agevola l’assorbimento del ferro nel sangue. Il beta-carotene contenuto nella pesca (che si trasforma in vitamina A nell’organismo umano) è poi amico della salute della pelle: la idrata, la protegge dall’invecchiamento e svolge un’azione protettiva dagli agenti esterni, a cominciare dall’esposizione solare.

Non a caso le pesche sono usate a livello cosmetico per fare maschere di bellezza, creme e lozioni. Betacarotene e vitamina A insieme a luteina e zeaxantina (pure contenute nel frutto) proteggono anche da alcune patologie dell’occhio come la degenerazione maculare e la cecità al crepuscolo. Ma le proprietà benefiche della pesca non si esauriscono qui.

La presenza di potassio, con le sue caratteristiche vasodilatatrici permette un maggior afflusso di sangue e ha effetti benefici sull’ipertensione. Inoltre i composti fenolici combinati con le fibre secondo gli studi scientifici riducono i livelli di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue e fanno aumentare quelli di colesterolo buono (HDL). Infine buccia e polpa della pesca contengono discrete quantità di composti antiossidanti che contrastano i radicali liberi.

Tipi di pesche

Le varietà di pesca più note sono una decina, ma in generale possiamo classificare le pesche in tre tipi principali: la pesca comune, con una buccia sottile e vellutata dalla leggerissima peluria e dalla polpa bianca o gialla; la cosiddetta pesca noce o nettarina, liscia, con la polpa gialla e più “dura”, e la pesca detta percoca con una polpa più consistente che si mantiene così a lungo  e che per tali caratteristiche è molto usata nella produzione di succhi di frutta e frutta sciroppata.

Tra le qualità di pesca più note abbiamo poi la dolcissima tabacchiera o saturnina, dalla forma schiacciata, a polpa bianca (tipica di Sicilia e Marche), e la pesca di Verona, varietà IGP (Indicazione Geografica Tipica) coltivata sia come pesca comune che nettarina, a polpa gialla o bianca e dalla tipica colorazione molto accesa.

Pesche e usi in cucina. Occhio al nocciolo

Gli usi delle pesca in cucina sono i più svariati: buonissime se consumate al naturale, a fine pasto o per colazione/merenda, le pesche si prestano – grazie al loro gusto e alla loro malleabilità – a diversi utilizzi: dalle marmellate alle confetture (decisamente meglio se di produzione artigianale come quelle presenti nello scaffale dedicato alle marmellate e confetture di Artimondo) passando per torte e gelati fino a fare da base per succhi di frutta o liquori. Come dessert chi non ama poi le pesche sciroppate!

L’unica vera controindicazione del frutto riguarda il suo nocciolo, o meglio la mandorla in esso contenuta, che è tossica per l’uomo in quanto contiene amigdalina che è un glucoside cianogenico (acido cianitrico) il quale entrando in contatto con gli enzimi della flora batterica sprigiona i suoi effetti nocivi. Quindi se aprendo una pesca ci accorgiamo che il nocciolo è “rotto” occhio perché potrebbe aver contaminato la polpa.

Una maschera fai da te alla pesca

Come già detto le pesche possono essere utilizzate come base per una maschera di bellezza fai da te, per rendere la pelle del viso luminosa e liscia: basta frullare una pesca matura – sbucciata e privata del nocciolo – e aggiungerla a 2/3 cucchiai di gel all’aloe. Il composto deve essere messo sul viso e bisogna lasciar agire per una ventina di minuti durante i quali ci si può rilassare. Trascorso il tempo di posa con una spugnetta e dell’acqua tiepida si può facilmente eliminare il tutto e, come tocco finale, non bisogna dimenticarsi di applicare una buona crema idratante.

 

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