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Polline di api: l’ennesima pepita d’oro da questi insetti meravigliosi

polline di api

Le api le conosciamo bene, sono metafora dell’operosità e fornitrici di prodotti preziosissimi come il miele, la pappa reale, la propoli, senza dimenticarsi della cera. L’uomo attinge dagli alveari questo ben di dio da migliaia di anni. Sembra quindi impossibile che ci sia un prodotto derivato dalle api che abbia fatto la sua apparizione sul mercato solo in tempi recentissimi. E invece le api non finiscono di stupirci! Certo, per gli addetti ai lavori non si stratta di una novità, ma per il grande pubblico di sicuro il polline di api è una sostanza ancora davvero poco conosciuta.

Prova i prodotti naturali con propoli e polline d’api!

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Abbiamo approfondito l’argomento con Giancarlo Costenaro, che il polline di api lo produce e lo vende nel suo negozio su Artimondo.

Come fanno le api a produrre quelle piccole palline di polline?

Le api raccolgono il polline per nutrire la covata delle larve e per elaborare la pappa reale, il nutrimento dell’ape regina. L’ape esce dall’alveare, raccoglie il polline dal fiore e ne fa una piccola pepita con la saliva, poi lo pone in una sacca sulle zampe posteriori. Per riuscire a raccoglierlo, l’apicoltore mette una specie di trappola all’ingresso dell’alveare, in modo che, per passare, l’ape perda le palline di polline dalle sacchette di trasporto. Il prodotto è deumidificato, congelato nell’abbattitore (per eliminare possibili batteri) e poi messo sul mercato in vasetti.

Senza le trappole sarebbe impossibile raccogliere il polline di api?

Sì, si tratta di cibo che serve in un determinato periodo dello stato larvale: dal terzo al sesto giorno (nei primi tre giorni tutte le larve sono nutrite a pappa reale) e non oltre. Sono solo dieci anni che in Italia è considerato un prodotto interessante per l’apicoltura.

L’arnia ne esce impoverita?

No, tutt’altro. Ci sono studi che dimostrano che le cassette con “trappolette” per il polline producono più miele. In ogni alveare c’è una percentuale di api che non lavorano. Le trappolette fanno sì che quelle api inattive si attivino e vadano in giro a cercare polline e nettare anche loro. Il meccanismo è un po’ complesso, ma potremmo riassumere dicendo che un minore afflusso di polline fa sì che ci sia un maggior numero di cellette libere in cui la regina può deporre uova. Ciò significa la nascita più api e di conseguenza una maggiore produzione di miele.

Quali sono le proprietà del polline di api?

Il polline di api aumenta le difese immunitarie, combatte il raffreddore, attenua le allergie, è un disinfiammante della prostata e aiuta la fissazione del calcio nelle ossa.

Sul tema delle proprietà del polline di api potete trovare qui un articolo di approfondimento.

È un prodotto apprezzato dal pubblico italiano?

Diciamo che è in espansione, credo che nei prossimi anni sarà più conosciuto, siamo ancora un po’ agli albori.

 

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