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Brindisi di Capodanno: spumante o prosecco?

spumante o prosecco

Spumante o prosecco per il brindisi di Capodanno? Se in queste ore – mentre curiosate nella sezione Vino dell’e-commerce di Artigiano In Fiera (che propone prosecchi, spumanti e altri vini rigorosamente artigianali) – il dilemma vi assale, qui proviamo a dipanare i vostri dubbi per salutare con un cin cin “consapevole” l’avvento del nuovo anno. Vediamo di capire bene cosa si intende per spumante e prosecco, in modo da rilevare quali differenze ci sono tra queste tipologie di bollicine, il cui minimo comune denominatore è la materia prima, cioè il vino.

Spumante e prosecco: cosa sono e differenze

Lo spumante è un vino dalla caratteristica spuma, per la presenza di anidride carbonica, che può essere prodotto in qualsiasi zona con il metodo classico o con il cosiddetto metodo Charmat-Martinotti. Lo champagne francese tecnicamente parlando è un vino spumante. Lo spumante può essere più o meno morbido e dolce. Le diciture Dry, Extra Dry e Brut riguardano i livelli di zuccheri, come vedremo in dettaglio tra poco.

Il prosecco invece è un vino spumante, cui nel 2009 è stato riconosciuto il marchio DOC, prodotto esclusivamente in determinate zone del Veneto e del Friuli Venezia Giulia da vitigni particolari come il Glera, il Verdiso, il Pinot bianco, grigio o nero (ma vinificato in bianco) con metodo Charmat. La differenza tra prosecco e spumante risiede dunque essenzialmente nella zona e nel vitigno di origine.

Ad esempio il prosecco di Conegliano-Valdobbiadene così come quello dei Colli Asolani hanno il marchio DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Il prosecco è il vino italiano più esportato nel mondo. Nel 2014 per la prima volta ha scalzato anche lo champagne, per numero di bottiglie vendute all’estero.

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Spumante e prosecco: Brut, Dry, Extra dry

Spumante e prosecco hanno in comune le varietà: Brut, Extra Brut, Dry ed Extra dry, oltre che Demi-Sec, con alcune sottocategorie. Nel dettaglio, il Brut Nature (o Pas Dosé) ha un residuo di zucchero minore o uguale a 3 grammi per litro, per un vino secco e dal gusto deciso.

L’Extra Brut ha zuccheri compresi tra 0 e 6 grammi per litro. Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG rientra ad esempio in questa categoria, ha un sapore leggermente acidulo e fruttato, ottimo per accompagnare i pasti.

Per Extra dry (o Extra sec) si intende un vino spumante e/o un prosecco con residuo zuccherino tra i 12 e i 17 grammi per litro, quindi una bollicina dal gusto più morbido dei Brut, non dolce al punto di accompagnare un dessert, ma ottima per accompagnare la frutta. Spumante e prosecco Dry sono più dolci, con un residuo di zucchero tra 17 e 32 grammi per litro.

La categoria Demi-Sec riguarda invece tipi di spumante e prosecco (o champagne) propriamente da dessert con una concentrazione di zuccheri tra i 33 e i 50 grammi per litro: l’ideale per far tintinnare i bicchieri davanti a un panettone o a un pandoro allo scoccare della mezzanotte di San Silvestro.

Miglior prezzo spumante e prezzo prosecco

Per quanto riguarda il miglior prezzo spumante e prezzo prosecco la forbice è variabile (dipende da una serie di elementi come la cantina, il tipo di produzione, l’annata).

Il prosecco spumante, frizzante e fermo

Anche se il prosecco è definibile in generale come vino spumante – prodotto con vino bianco e “grazie” a vitigni particolari di una data zona geografica – non tutti i tipi di prosecco, possono definirsi spumanti (con quest’ultimi che peraltro possono essere anche rossi o rosati). Per una classificazione più precisa dobbiamo dire che il prosecco può essere spumante, frizzante o fermo (senza bollicine).

A seconda della pressione abbiamo la qualità spumante oppure frizzante, con la seconda che produrrà meno spuma all’apertura. Per produrre il prosecco spumante si usa un procedimento di rifermentazione, il citato metodo Charmat o Martinotti: partendo dal vino base fermo (o tranquillo) vengono aggiunti lieviti e sostanze zuccherine per farlo rifermentare e produrre le bollicine, il che fa salire anche se di poco la gradazione alcolica.

Il prosecco tranquillo è invece un vino paglierino fermo, morbido e dagli aromi fruttati, consigliato soprattutto per antipasti e primi piatti di pesce o comunque leggeri. In ogni caso, qualsiasi cosa scegliate di bere, buon brindisi di Capodanno e buon inizio!

 

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