Tutti pazzi per le pantofole tirolesi
- Redazione Artigiano in Fiera
- 9 anni fa
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L’arte di creare le pantofole è una tradizione molto antica in tutto il Trentino Alto Adige, ed in particolare nella zona del Sud Tirolo.
Le famiglie tirolesi usavano cucirsi personalmente le pantofole, utilizzando i materiali più caldi a disposizione per mantenere i piedi caldi anche durante i rigidi inverni alpini. Così nacquero le calzature in feltro (prodotto con pura lana vergine tosata direttamente dai contadini) o lana cotta, rigorosamente cucite a mano. All’inizio del 1900 non era raro vederle ai piedi degli uomini anche alla domenica, per andare a messa alla chiesa del Paese.
Per avere un prodotto ancora più caldo, alcuni artigiani uniscono alla lana (o al feltro) della piuma di cotone: questo materiale garantisce stabilità e un maggiore calore al piede.
Ma perché il feltro? Un vecchio adagio popolare recita “Mente fresca e piedi caldi”…il feltro è il vero segreto delle pantofole tirolesi: è un materiale estendibile ed elastico, e per questo motivo non si sgualcisce mai. In più è un ottimo isolante termico: perfetto soprattutto nei rigidi inverni, ma anche nelle calde estati (resiste a temperature tra i -40° e i +125°). La sua morbidezza ammortizza le vibrazioni, rendendolo molto confortevole. Ed è anche biodegradabile!
Oggi le pantofole tirolesi (Potschn, in dialetto tedesco) stanno conoscendo una seconda vita sul mercato delle calzature, perché mantengono il piede molto caldo grazie all’effetto isolante derivato dai materiali utilizzati, ma regolando allo stesso tempo l’umidità del piede.
Pantofole tirolesi: una lavorazione di alta precisione (e pazienza!)
La pantofola tirolese è un prodotto rigorosamente artigianale: non esistono uguali industriali, sia per quanto riguarda la lavorazione che per quanto riguarda la scelta dei materiali (che devono essere di prima scelta per garantire gli effetti isolanti e anti-umidità, veri punti di forza del prodotto).
Cucire a mano una pantofola è un’operazione delicata, che richiede molta pazienza: sono poche le persone che continuano la tradizione del sud Tirolo, nonostante l’apprezzamento che ancora oggi il pubblico riserva loro.
La lavorazione di una pantofola può durare anche un intero giorno, soprattutto in caso di disegni più elaborati e complessi. Per evitare “spifferi” e mantenere il piede caldo, è importante utilizzare una giusta quantità di lana (o feltro): in alcuni casi, da un intero gomitolo di lana può essere prodotta una sola calzatura!
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