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L’eleganza e il fascino immortale delle maschere veneziane artigianali

Il fascino delle maschere veneziane, che possiamo ammirare durante il famoso Carnevale e che negli anni sono diventate un vero e proprio simbolo della città di Venezia, è senza tempo: ne sa qualcosa Lucia Zerman, designer del laboratorio artigianale veronese La fucina dei miracoli, che da più di 40 anni produce questi oggetti ricchi di storia e di eleganza.

Intervistata da TgCom24 durante L’Artigiano in Fiera ha raccontato come è iniziata l’avventura:

Tutto è nato nel 1975. Mio marito era un attore di teatro e dovendo mettere in scena una commedia di Goldoni ha pensato di andare a Venezia per comprare le maschere. Però, essendo molto esigente, ha deciso in seguito di farsele da solo. Alla fine di ogni rappresentazione ci facevano i complimenti, perché erano belle, allora mio marito è tornato a Venezia per mostrarle ad un’artigiana che gli ha chiesto di produrle. Da lì è cominciato tutto.

Si parte dalla materia prima, la cartapesta, che si ottiene da semplici giornali vecchi che vengono messi a macerare e che in seguito vengono frullati, ma anche da altri materiali:

L’impasto viene poi messi negli stampi, viene carteggiato e stuccato finché viene perfetto. In ultimo si fa la decorazione […] Quelle decorate sono nate in seguito, da un difetto dello stampo: per coprirlo infatti è stata realizzata una decorazione. E così via, oggi ne facciamo di tutti i colori, come quelle realizzate con una tecnica che si chiama fotoincisione chimica, quelle interamente in metallo, ce ne sono 80 modelli!

Quella delle maschere veneziane è una lavorazione che richiede l’impiego di numerose mani specializzate: la sola cartapesta ad esempio ha bisogno di due o tre persone, perché è un procedimento molto laborioso, mentre quattro o cinque persone sono necessarie per completare tutte le altre fasi. I risultati di questa antica artigianalità si possono però toccare con mano, e ovviamente ammirare:

La maschera in qualsiasi forma attrae perché ce l’abbiamo dentro, fa parte della nostra tradizione. Queste in particolare hanno anche l’eleganza di Venezia: il suo Carnevale non è come quello di Rio o quello di Viareggio, è un po’ triste, un po’ trasgressivo, ha comunque qualcosa di magico. E le maschere veneziane lo trasmettono, anche se una persona non è mai andata al Carnevale.

La potenza del made in Italy è innegabile insomma, e conquista molte persone anche al di fuori del nostro Paese:

Noi vendiamo tanto a Venezia ma tantissimo in giro per il mondo, soprattutto nei Paesi come gli Stati Uniti e il Giappone: per loro l’artigianalità è molto affascinante. Il made in Italy ha ancora tutto il suo fascino insomma.

 

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