I tre principali metodi di cottura del riso
- Redazione Artigiano in Fiera
- 2 anni fa
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Il riso è un alimento molto versatile, che può essere utilizzato per i primi piatti, ma anche per antipasti, contorni, secondi, piatti unici e dolci. Non ci sono davvero limiti alle pietanze a base di riso che si possono ottenere con un po’ di fantasia. Per questo è bene che non manchi mai nella nostra dispensa, perché può tornare utile in qualsiasi circostanza, oltre a essere un alimento leggero, facilmente digeribile e ricco di proprietà che fanno bene alla salute.
Tuttavia è bene ricordare che è meglio non fare una scorta troppo grossa di riso e soprattutto che non deve essere conservato in luoghi umidi, come può essere l’armadietto sopra i fornelli, perché tende a deteriorarsi facilmente.
Ovviamente, essendoci molti modi in cui il riso si può utilizzare, dal minestrone al supplì, dal timballo al dessert, ci sono anche tanti modi in cui esso può essere cotto, ma in realtà i tipi di cottura fondamentali per il riso sono soltanto tre: il risotto, il metodo pilaf e la cottura a vapore.
Le regole generali che valgono per tutti i tipi di cottura sono:
– mai lavare il riso prima di cuocerlo, perché perderebbe gran parte delle sue qualità nutritive;
– l’acqua o il brodo in cui lo si cuoce devono essere sempre bollenti al momento in cui ci si versa il riso dentro;
– bisogna state attentissimi per non cuocerlo né al dente né stracotto, altrimenti perde le sue proprietà. Occorre dunque cuocerlo il giusto e fare in modo che a fine cottura i chicchi siano ben staccati l’uno dall’altro.
Prima di vedere i principali metodi e i tempi di cottura, vi ricordiamo che sull’e-commerce di Artigiano In Fiera trovate le migliori qualità di riso e anche i migliori condimenti (per preparare ad esempio un ottimo risotto al tartufo o al limone).
Cottura del risotto
Per preparare un buon risotto occorre prima di tutto preparare un soffritto con un po’ di olio, burro e cipolla. Quando la cipolla è ben appassita si può aggiungere il riso che deve essere leggermente tostato. Durante la cottura si aggiunge del brodo bollente e poi man mano gli ingredienti base del tipo di risotto che si sta preparando. Nel caso di risotto ai funghi, è meglio cuocerli già nel soffritto, poi toglierli prima di cuocere il riso e rimetterli alla fine, in questo modo restano integri e più saporiti. Il risotto va mescolato fino alla fine della cottura. Alla fine si può mantecare con burro e parmigiano.
Cottura del riso: il metodo pilaf
Il riso cotto con il metodo pilaf in genere serve come base per altre ricette o come contorno. Per questo tipo di cottura serve una pentola con i bordi alti. Prima si fa il soffritto con olio e cipolla, poi si aggiunge il riso e lo si cuoce fino a quando diventa ben dorato. A questo punto si aggiunge l’acqua (o brodo bollente) in quantità doppia rispetto al riso crudo, vale a dire che per una tazza di riso ne servono due di liquido. Una volta raggiunta l’ebollizione, si copre con un coperchio e si continua a cuocere a fiamma bassissima per un’altra ventina di minuti. In alternativa si può spostare la pentola, coperta con della carta stagnola, in forno.
Cottura a vapore
Per la cottura a vapore si deve versare il riso in un tovagliolo pulito e metterlo a bagno in acqua per un’ora. Poi si mette un cestello per cottura a vapore su una pentola in cui sta bollendo dell’acqua. Sul cestello va appoggiato il tovagliolo umido con dentro il riso e lo si lascia per mezzora.
Pentole cottura riso
Sul mercato si trovano numerose pentole per la cottura del riso: cuociono il riso (che viene messo nella pentola insieme all’acqua) per assorbimento.
Tempi di cottura del riso
I tempi di cottura del riso dipendono dal tipo di riso con cui abbiamo a che fare. Esistono tantissime varietà e quindi quello che conta è leggere l’etichetta, su cui saranno sicuramente indicati i tempi di cottura. Per fare qualche esempio: il riso comune, che comprende le varietà Originario e Balilla, cuoce in 13 minuti, il riso fino, categoria di cui fanno parte le varietà Sant’Andrea ed Europa, cuoce in 15 minuti, il riso semifino, che comprende l’Italico R., il Padano, il Rosa Marchetti, cuoce in 13 minuti e quello superfino come il Carnaroli, il Roma o l’Arborio, cuoce in 18 minuti.
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