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Panettone salato, una sfiziosa alternativa per la tavola delle feste

I panettoni salati di Artimondo

Stanchi del panettone tradizionale? Avete voglia questo Natale di provare qualcosa di sfizioso? Allora il panettone salato è quello che fa per voi. Ne abbiamo parlato con Marco, artigiano di Artimondo presente con i suoi prodotti nella nostra selezione gastronomica di prodotti da forno.

Il panettone salato è nato un anno fa durante l’evento Re Panettone: avevamo partecipato, e chi voleva poteva provare a realizzarlo. Quest’anno lo abbiamo riproposto e il suo successo è esploso.

La lavorazione del panettone salato è la stessa del panettone tradizionale, con una differenza: gli ingredienti, la cui scelta è cruciale per la riuscita di un buon prodotto.

Stesso sistema di lavorazione, stesse tempistiche, stesse modalità di lievitazione e di cottura. Cambiano solo gli ingredienti che sono salati. E’ sempre presente un po’ di zucchero per la lievitazione, ma è mascherato dal parmigiano. Le farine sono italiane, le uova sono uova, il burro è un francese DOP – perché quello italiano, si dice in gergo, sa troppo di mucca -. La scelta degli ingredienti è importante per un prodotto buono.

Il segreto della sua bontà? Ovviamente i prodotti tipici del territorio tra gli ingredienti:

Abbiamo usato prodotti del nostro territorio, ci teniamo, e la gente sembra apprezzare questa scelta. La fortuna dell’Italia è che ogni regione ha le sue specialità, e le persone le chiedono sempre.

Scegli il panettone salato che fa per te:

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Gli ingredienti sono stati comunque scelti prestando attenzione agli abbinamenti:

I prodotti scelti dovevano stare bene insieme. Al momento piace molto il panettone allo speck di Sauris, cipolla rossa di Cavasso e formaggio Montasio DOP, ma sta andando bene anche il panettone alla birra rossa affumicata di Sauris e pancetta di Sauris (è il primo anno che lo facciamo).

Per gustare al meglio questa specialità l’ideale è abbinarlo ad un bicchiere di bollicine. E non solo:

Io lo spingo soprattutto come aperitivo, leggermente scaldato (tiepido), tagliato a cubettini con una bollicina (Prosecco, Franciacorta, una Ribolla friulana) o una birretta. Mia madre a Natale lo ha proposto come antipasto nel suo ristorante: ne ha tagliato una fetta, l’ha intiepidita e l’ha servita con sopra una fonduta di formaggio.

 

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