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Il serpentino in cucina per una cottura perfetta: intervista all’artigiano

Il serpentino entra in cucina, per una cottura dei cibi al bacio. Piastre e piatti in serpentino, grazie alle loro caratteristiche di conducibilità termica, sono l’ideale per una cottura uniforme degli alimenti e per mantenere il cibo nei piatti caldo il tempo necessario. Versatili e isolanti, questi utensili per cucinare e mangiare possono essere messi anche in forno. Ecco tutti i segreti del serpentino in cucina svelati durante l’ultima edizione de L’Artigiano in Fiera.

Ben ritrovati con TgCom24 a L’Artigiano in Fiera. Sono 21 le edizioni di questa importante manifestazione e come ogni anno conosciamo alcuni degli artigiani presenti. Siamo con Simone Cabello della Nuova Serpentino d’Italia, un’azienda lombarda di Chiesa in Valmalenco, esperta in estrazione e lavorazione del serpentino. Simone per chi non lo sapesse, che cos’è il serpentino?

Il serpentino è una pietra naturale estratta presso i nostri giacimenti: a Chiesa in Valmalenco per quanto riguarda il serpentino classico mentre per quanto riguarda il serpentino verde vittoria abbiamo altri due punti di estrazione sempre in Valmalenco. Inoltre abbiamo una cava per l’estrazione del serpentino scisto, ancora a Chiesa Valmalenco. La nostra azienda nasce oltre 80 anni fa, nel 1934. Nel 1973 la mia famiglia l’ha rilevata dandole un nuovo nome, appunto Nuova serpentino d’Italia.

Un’azienda storica in cui la tua famiglia lavora da 40 anni. Il serpentino si usa tradizionalmente per un certo tipo di lavori…

Il serpentino è nato come pietra di ornamento, soprattutto per rivestimenti, pavimenti e coperture dei tetti. Negli ultimi due-tre anni è nata l’idea di portare il serpentino anche in tavola, in cucina, e abbiamo iniziato a creare piastre e piatti in serpentino, prodotti che ci hanno portato qui a L’Artigiano in Fiera.

Piatti in serpentino e piastre dello stesso materiale. Oggetti per la cucina di fatto…

Sì, facciamo sia delle piastre per cucinare carne piuttosto che pesce – e che vanno direttamente sul fornello di casa – sia piatti da portata, semplici fondine e piatti piani da portare in tavola.

Quali sono le particolarità del serpentino in cucina, perché conviene?

La particolarità del serpentino è che è un forte conduttore di calore e allo stesso tempo lo trattiene, mantenendo i cibi caldi, quindi per la cottura del cibo è ottimo perché il calore è rilasciato gradatamente. Se invece usiamo il piatto da portata per riscaldare gli alimenti in forno, una volta portati in tavola questi mantengono il loro calore per 10-15 minuti.

Piatti da portata, piatti che vanno bene in forno oltre che sui fornelli. L’utilizzo in cucina di questi prodotti è ampio. Questa è la novità, ma il serpentino nasce per altre cose: voi lavorate in Italia e all’estero…

Ultimamente lavoriamo tantissimo come estero, per commesse che rappresentano il 70% del nostro fatturato. Negli anni passati sono state fatte varie realizzazioni in Europa, come pavimenti e rivestimenti. Ultimamente, nel 2013, è stato realizzato un grande progetto in Corea dove abbiamo rivestito e pavimentato un club di golf mentre nelle vicinanze è stata rivestita una torre. A fine anni Novanta è stato pavimentato il parlamento di Berlino, è stato fatto il crematorio, poi abbiamo fatto diversi lavori a Dresda…

Ma leggo anche di lavori a Zurigo, Ginevra, Varsavia, Pechino… Non state certo fermi insomma. La vostra azienda si sviluppa su una superficie di 40mila mq, a quante persone date lavoro?

Diamo lavoro a 45-50 persone, dipende un po’ dal periodo. Il lavoro viene fatto in quest’area di 40mila mq e poi abbiamo quattro siti per l’estrazione del serpentino classico, del serpentino verde vittoria e del serpentino scisto. Quest’ultimo è un prodotto a spacco che rimane naturalmente più ruvido, è ricavato come una volta, con martello e scalpello. Il blocco di pietra viene aperto a mano…

Tu sei molto giovane come ti sei avvicinato a questo lavoro? Ti è venuto naturale o cosa?

Sono due anni e mezzo che lavoro in azienda e sì è una cosa che viene naturale se da generazioni si fa questo lavoro.

L’idea di utilizzare il serpentino in cucina è arrivata così, quasi per caso?

Sì, un pomeriggio in cantiere abbiamo preso come esempio un piatto normale da portata, una fondina, e lavorando con le macchine a controllo numerico abbiamo creato questi prodotti che hanno anche la particolarità di essere rivestiti di un’apposita resina in modo che i materiali isolino e non assorbano il cibo, reggendo temperature di 160-170 gradi. Inoltre i piatti in serpentino possono essere messi anche in lavastoviglie. Speriamo comunque sempre in idee migliori, bisogna sempre cercare di creare qualcosa di nuovo…

Per chi volesse venire a trovarvi?

È facile, a Chiesa di Valmalenco, in località Castellaccio 1. Siamo a un quarto d’ora da Sondrio, capoluogo di provincia, in Valtellina.

E più comodamente sul sito internet www.serpentino.it! Ringrazio Simone Cabello.

Grazie a voi!

 

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