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Proprietà, usi e controindicazioni della salvia

proprietà della salvia

La salvia (salvia officinalis) è una pianta della famiglia delle Labiatae (la stessa del rosmarino) tipica dell’area Mediterranea, dalle proprietà terapeutico-mediche note fin dall’antichità. La salvia è un’erba officinale e aromatica indicata anche con il nome latino salus salvus, cioè “sano e salvo”. Non a caso viene chiamata anche pianta della salute.

 

Caratteristiche della salvia

La salvia è un arbusto sempre verde, dai fiori dal colore bluastro-viola mentre le foglie hanno una forma allungata e affusolata e sono piuttosto spesse e dure. Allo stato selvatico la salvia è difficile da riconoscere, preferisce il caldo ma cresce anche in ambienti piuttosto rigidi.

Contiene vitamine, soprattutto B1 e C, oli essenziali come la salvina, acidi, resine, ma anche flavonoidi, noti per le loro proprietà antiossidanti, sostanze estrogene e minerali come fosforo, calcio, ferro, potassio, magnesio, zinco, manganese e selenio.

Vediamo in dettaglio quali sono le proprietà della salvia, come può essere usata per sprigionare i suoi benefici e quali sono le controindicazioni.

 

Proprietà della salvia e usi terapeutici

Per gli antichi romani la salvia era una pianta sacra la cui raccolta, per la quale c’era tutto un rituale, era prerogativa di pochi eletti. Le proprietà della salvia erano ben note anche ai galli che la consideravano una specie di panacea per tutti i mali e la usavano per curare soprattutto febbre e tosse.

Tra le proprietà della salvia riconosciute dalla medicina antica cinese anche quella di essere fonte di longevità. Nella medicina popolare medioevale la salvia veniva usata prevalentemente come cicatrizzante per ferite e piaghe. Fra le proprietà della salvia sono da menzionare poi quelle antinfiammatorie, espettoranti e digestive. Inoltre la salvia officinalis è di aiuto nel combattere la ritenzione idrica, i reumatismi, gli ascessi e le gengiviti.

La salvia, i cui principi attivi sono contenuti nelle foglie, è poi un valido alleato contro gli stati di astenia e apporta benefici nei casi di cali psicofisici. La nostra pianta è anche un antisettico e un gastroprotettore (antispasmodico) e riduce i livelli di glicemia. Inoltre favorisce le secrezioni gastriche aumentando la capacità digestiva.

Le tisane di salvia possono essere usate, come accennato, anche per contrastare le affezioni respiratorie e del cavo orale comprese faringiti e laringiti. L’azione balsamica della salvia si sprigiona sia tramite il consumo sia dall’inalazione dei vapori durante e dopo l’infusione.

La salvia viene usata anche in cosmesi, ad esempio per fare dentifrici con un effetto sbiancante sui denti (ma si possono anche strofinare le foglie direttamente sulla dentatura) mentre le lozioni preparate con la salvia, o i saponi, sono un ottimo detergente per la pelle, oltre a renderla morbida e liscia.

 

Controindicazioni

L’assunzione di salvia è sconsigliata per chi soffre di disturbi nervosi, per le donne in gravidanza e per gli ipertesi (perché alza la pressione sanguigna). L’olio essenziale, ricco di tujoni e chetoni (o acetoni), può avere effetti neurotossici ragion per cui può essere assunto per via interna solo ed esclusivamente se prescritto dal medico; l’elevata presenza di tujoni e chetoni può risultare infatti nociva.

Le stesse tisane a base di salvia non possono diventare un’abitudine o essere consumate per periodi medio-lunghi. Bisogna poi stare attenti a non fare entrare in contatto la salvia con contenitori in ferro.

 

Usi in cucina

In cucina della salvia si sfruttano da sempre le sue proprietà aromatiche, le foglie possono essere consumate sia fresche sia essiccate per insaporire primi e secondi piatti, soprattutto di carne e pesce, ma anche ad esempio per le torte salate e per aromatizzare l’olio di oliva (rendendolo più “fresco” senza farne perdere la delicatezza). Il fumo della salvia è poi un rimedio naturale per eliminare i cattivi odori dagli ambienti domestici mentre la salvia fritta in pastella è un antipasto goloso ma al tempo stesso semplice e veloce da preparare.

Basta tuffare le foglie (ce ne vogliono una quarantina per riempire un vassoietto da servire ad esempio durante un aperitivo) in una pastella preparata con farina, birra e un pizzico di sale. Dopo aver ricoperto ogni fogliolina si può passare alla frittura in abbondante olio di semi all’interno di una padella capiente (poche foglie per volta). Una volta pronta la salvia deve essere estratta dall’olio con una schiumarola e messa a scolare su fogli di carta da cucina.

 

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