Semi di amaranto: autentici sostituti della carne

Redazione Artigiano in Fiera
8 anni fa
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1 min

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L’amaranto è uno pseudocereale (non è una graminacea ma ha contenuti nutrizionali molto simili a quelli dei cereali) che è stato riscoperto solo recentemente, in particolare dai salutisti americani. Alimento di nicchia, in questi ultimi anni è tornata alla ribalta al pari di altri alimenti simili, come ad esempio la quinoa (se volete approfondire, recentemente abbiamo parlato delle proprietà della quinoa).

Un’ulteriore similitudine tra amaranto e quinoa è la provenienza: entrambe sono originarie dell’America Centrale/America del Sud, dove erano tra gli alimenti principali e fondamentali delle popolazioni indigene, Aztechi e Incas.

Per tutti coloro che fanno grande attenzione a quello che mangiano, l’amaranto è un vero must: un concentrato di benefici e proprietà naturali che fanno bene al corpo (vi interessa l’argomento? Abbiamo un’intera sezione di articoli che parlano dei cibi che fanno bene!)

Semi di amaranto: proprietà e benefici

La parte commestibile dell’amaranto è costituita dai suoi semi, che sono di dimensioni molto piccole: per ottenere un solo grammo di prodotto occorrono circa 1.500 semi!

L’amaranto, come la quinoa, viene fatto rientrare dagli esperti e dagli appassionati della “cucina sana”, nella categoria dei “superfoods”, grazie alle sue incredibili proprietà.

Innanzitutto l’amaranto ha un alto contenuto di calcio (più di tre volte la quantità media degli altri cereali), oltre che di ferro, magnesio, potassio e vitamina C.

Inoltre l’amaranto ha un altissimo contenuto di proteine “complete”: la presenza della lisina è un fattore aggiunto, visto che questo amminoacido è pressoché assente in tutti gli altri cereali. Uno studio dell’Istituto di Nutrizione dell’America Centrale e Panama in Guatemala nel 1993 ha dimostrato che le proteine contenute nell’amaranto sono le più vicine a quelle che si possono trovare nei prodotti di origine animale. Un ottimo surrogato alla carne, insomma!

Assumere regolarmente i semi di amaranto è certamente utile per combattere l’insorgere di malattie croniche come il diabete e alcune malattie cardiache, oltre che abbassare le possibilità di ictus.

Ma le ricerche su questo “superalimento” non finiscono qui: la University of Guelph in Ontario ha dimostrato come l’amaranto sia un alimento anti-colesterolo, mentre alcuni ricercatori russi nel 2007 hanno sperimentato l’inserimento dei semi di amaranto nella dieta di pazienti con malattie coronariche e ipertensione, ottenendo significativi benefici.

Ultimo fattore da considerare: l’amaranto è completamente privo di glutine! (l’argomento interessa? Recentemente abbiamo parlato di numerosi prodotti senza glutine)

Utilizzare l’amaranto in cucina

L’amaranto dà il suo meglio quando viene associato ad altri cereali, come ad esempio il farro. Questo perché quando i semi di amaranto vengono bolliti, spesso diventano una specie di gelatina, la cui consistenza potrebbe non piacere ad alcuni palati.

In cucina l’amaranto si può utilizzare per cucinare gustose zuppe o minestre, piuttosto che cibi più lavorati come sformati o crocchette. Per esaltare le sue qualità (sia nutritive che di gusto) si può abbinare con i latticini, la carne o le uova.

Curiosità: se tostati, i semi di amaranto si comportano come il pop corn…provare per credere!