Blog Post

Come si costruisce un tamburello da pizzica

tamburello da pizzica

Il tamburello da pizzica, strumento musicale tipicamente pugliese, è costruito ancora a mano come nei secoli scorsi, ma nella sua forma tradizionale invariata si cela molta “sostanza moderna”. Nella Bottega del Tamburello di Torrepaduli ad Af 2015 abbiamo approfondito i segreti della fabbricazione di uno dei principali simboli dei ritmi mediterranei.

Un tamburello da pizzica salentina ha un diametro di circa 35 centimetri, è in legno di faggio lavorato in multistrato per creare un cerchio che sia resistente e leggero al tempo stesso. La pelle utilizzata può essere di capra o di capretto, anche se quest’ultimo è preferibile perché garantisce una pelle sempre accordata e tesa al punto giusto, resistendo meglio all’umidità. Il capretto consente di andare sul sicuro anche al variare delle condizioni atmosferiche, per esempio nel caso di performance musicali all’aperto. I sonagli sono dischetti di alluminio che, al variare delle dimensioni, possono dare un suono più o meno metallico.

Se si pensa al passato, quando i primi tamburelli erano costruiti con pelli occasionali attaccate ai telai dei setacci, oggi il contenuto “tecnologico” è molto elevato. In una fase storica intermedia si è passati a tamburelli fatti con fasce di legno sovrapposte per ottenere la forma circolare, tenute insieme da fascette di rinforzo, sia interne che esterne, e un massiccio uso di chiodini per fissare la pelle. Oggi grazie a colle e chiodi più moderni si sono eliminate le fascette: il cerchio attuale è fatto di un pezzo unico. Insomma i materiali si sono evoluti, così come si è evoluta la pizzica che è diventata un genere musicale da grandi palchi e grandi pubblici.

Nonostante tutti questi progressi, il lavoro a mano ricopre ancora il 90% del processo produttivo, anche se talvolta si ricorre all’aiuto di qualche macchinario, per esempio per fare i fori per i sonagli. Il montaggio dei sonagli stessi e della pelle, invece, è interamente fatto a mano. E’ tuttora perciò un lavoro davvero artigianale.

I tamburelli da pizzica sono fatti di un legno di faggio proveniente prevalentemente dal Sud Italia, mentre le pelli di capretto sono acquistate presso regolari concerie, perché è vietato conciare pelli senza averne l’autorizzazione. Per produrre un numero elevato di tamburelli è impossibile avvalersi solo di materiali da “filiera corta” (soprattutto l’alluminio dei sonagli arriva a volte da lontano). Le richieste di tamburelli, quelle della Bottega del Tamburello di Torrepaduli in particolare, sono in costante crescita e ormai anche il mercato estero comincia a essere una voce importante nel fatturato aziendale.

Nei tamburelli da pizzica pugliesi si incontrano tutte le caratteristiche che ci piace valorizzare e sostenere: tradizione (in questo caso musicale), lavoro manuale, innovazione e successo commerciale.

 

Articoli correlati

Articoli correlati

Sapori e profumi d’autunno in tavola, in casa e… sulla pelle

Il miglior modo di affrontare l’autunno è quello di immergersi completamente in...

Frutta autunnale, alimenti preziosi per la salute

La frutta autunnale è ricca di vitamine e sali minerali preziosi per...

Fichi: freschi o secchi sono perfetti per chi fa sport

I fichi sono un frutto apprezzato da tempi immemori perle loro proprietà...

Lascia un commento

campi obbligatori *

Tipologie di porte scorrevoli in legno: soluzioni, caratteristiche e prezzi

Novità Artigiano in Fiera: ecco alcuni artigiani da non perdere

Idee regalo artigianali: 4 chicche da scoprire in Fiera, e Online

Curiosità dal Mondo di Artigiano in Fiera

Visitare Artigiano in Fiera: tutte le info utili

Sapori e profumi d’autunno in tavola, in casa e… sulla pelle

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

ARTIGIANO IN FIERA

Magazine

Ottieni ora uno

SCONTO DEL 10%

Copia questo codice ed utilizzalo al tuo
prossimo acquisto: BENVENUTO10M